Cosa è successo, all’Italia, ad aver puntato tutto sul modello liberale, superato e socialmente ingiusto, per quasi 4 decenni?
Autore: Gilberto Trombetta
Semplice: è successo che ammazzi la domanda interna. E come l’ammazzi la domanda interna? Tagliando da quasi 30 anni la spesa pubblica (1.043 miliardi di euro di avanzo primario tra il 1992 e il 2018, il 60% del PIL).
Tagliando i salari che infatti per il 75% dei lavoratori sono fermi a quelli dei primi anni Ottanta.
Ammazzando ulteriormente la domanda interna (tra il 2007 e il 2018 -14,5% di vendite al dettaglio che rappresentano il 70% circa dei consumi totali delle famiglie) per far riprendere l’export: così enuclea il modello liberale.
Un export penalizzato da un tasso di cambio effettivo reale clamorosamente sopravvalutato (del 30,4% rispetto a quello della Germania solo tra il 2000 e il 2007).
Penalizzando così anche gli investimenti (-18,5% solo tra il 2007 e il 2014).
Succede così che dopo 11 anni dallo scoppio della crisi, l’Italia non abbia neanche lontanamente recuperato i suoi livelli di PIL. A comprovare una certezza: il fallimento del modello liberale.
Revisione ed impostazione grafica: Lorenzo Franzoni
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