Come si fa a non rivolgere un pensiero, nella giornata della memoria delle vittime dell’Olocausto, ai milioni di vittime dei nazionalsocialisti, tra cui ebrei in primis, ma pure omosessuali, zingari ed handicappati?
Alla sopraffazione di popoli su altri popoli? Ma forse questo vuol dire estendere troppo i pensieri, i ricordi.
C’è però un nesso logico abbastanza indissolubile con quanto succede nel medio-vicino oriente. Molti ebrei, da 70 anni circa, hanno costruito un bellicoso staterello, ben connesso con l’Occidente tramite esemplare “networking”, specialmente con le potenze anglosassoni.
Con l’aiuto dell’Occidente che si voleva pulire la coscienza dell’Olocausto,
è stato costruito Israele a spese della Palestina, ex colonia britannica, su pretese del tutto irrazionali. Uno stato al pari di Iran o Vaticano, totalmente confessionale, ma con meno rispetto delle “minoranze”, cioè le genti autoctone e barbara sopraffazione delle ultime.
Lo stato di questi ebrei,
spesso nipoti di coloro che scamparono le camere a gas dei tedeschi, negli ultimi mesi ha eliminato 25mila palestinesi con la scusa di un attacco di un gruppo terroristico autoctono, che combatte alla bell’e meglio per l’indipendenza della sua terra. Chi distribuisce le etichette del terrore sono gli USA, si noti, che recentemente bombardano senza una reale ragione la nazione più povera del mondo, lo Yemen, dove la carestia e la fame piegano la popolazione locale.
Il nesso è indissolubile, se si pensa che i nazisti entrarono nelle case degli ebrei, le spossessarono, spinsero gli ebrei nelle soffitte o sottoterra. La stessa identica, spiccicata, cosa fanno gli Israeliani. C’è una guerra senza quartiere a Gaza e l’Occidente si gira dall’altra parte come fece alla fine degli anni Trenta.
In futuro ci sarà una giornata della memoria per il popolo Palestinese, da mettere con quella per le vittime dell’ Olocausto, delle vittime delle Foibe titine, con quella del genocidio degli Armeni, eccetera, eccetera. Ci siamo quasi, e Bibi “Netanyahu”, che in realtà ha un cognome dell’Europa dell’ Est che finisce con -sky, gongola.