Home / Affari di Palazzo / La furia cieca e lo stridor di denti della sinistra sconfitta

La furia cieca e lo stridor di denti della sinistra sconfitta

Condividi quest'articolo su -->

Dopo il successo clamoroso di “Fratelli d’Italia” si scatena nel paese la furia scomposta di una sinistra sconfitta ed incapace di accettare l’espressione della libertà popolare.

La vittoria, per certi versi già annunciata, del centro destra e soprattutto l’affermazione schiacciante del partito di Giorgia Meloni ha ben presto scatenato la contro offensiva di tutto l’apparato intellettuale della sinistra italiana ed europea.

A partire dal commento piccato della Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, pronta a mettere in pista tutti gli strumenti  del caso se la situazione politica italiana dovesse, a suo dire, andare in una “direzione difficile” per finire agli strepiti scomposti del signor Renatino Zero, la sinistra ha scatenato la sua battaglia contro l’esito democratico del nostro paese.

Stupisce vedere come la volontà del Popolo Italiano non sia per niente rispettata da chi ha fatto della “libertà” il suo grido di battaglia.  C’è da chiedersi cosa sarebbe successo se a vincere le elezioni fosse stato il PD insieme a tutta la banda cantante del centro sinistra.

In quel caso, vista la totale malafede e la partigianeria delle forze politiche europee, avremmo probabilmente assistito all’esaltazione, al peana del  trionfo delle “forze democratiche e della maturità dell’elettorato, elettorato che, se invece da il voto alla destra, diventa automaticamente reazionario, ignorante e sottosviluppato.

Tipico atteggiamento della sinistra comunista, che da sempre basa la sua politica esclusivamente sull’odio di classe nei confronti di chi osa pensarla in maniera diversa.

Fin dagli anni successivi al 68′ chi scrive si ricorda degli slogan con cui la selva becera e urlante dei gruppi dell’estrema sinistra, coccolata a più non posso da governi deboli, collusi e tolleranti di democristiana memoria, dichiarava che “Uccidere un fascista non è reato“, oppure altre simpatiche contumelie come “Fascisti, bastardi tornate nelle fogne” o “Fascisti state bene solo a testa in giù“.

Un clima, quello degli anni settanta, ma la situazione non è di certo cambiata oggi, che era espressione della precisa  volontà di chi voleva a tutti i costi introdurre un regime comunista nel nostro paese.

La situazione, come si può ben vedere, oggi si va ripetendo con puntualità quasi asburgica.  La sinistra catto-comunista, che da sempre culla la speranza mai sopita di potersi fagocitare trionfalmente il Paese, si è vista togliere di bocca l’osso che già stava pregustando. E questo, signori, brucia e anche molto. Tanto che la rabbia convulsa e scomposta sta fuoriuscendo come un fiume di lava incandescente.

Brucia perché gli Italiani, finalmente, hanno osato rialzare la testa: troppe infatti ne hanno subite in questi tre anni. Un’economia letteralmente fatta a pezzi da governi dittatoriali che hanno preso spunto dalla pandemia per ridurre in schiavitù un popolo intero.

Governi che hanno provocato con la loro stolida politica anti russa, una situazione di approvvigionamento energetico drammatica che va a sovrapporsi al disastro pandemico.

Ora gli Italiani di buona volontà hanno finalmente capito dove sta la ragione, da chi vengono riconosciuti i diritti fondamentali di libertà stracciati da chi si è erto a giudice tirannico di milioni di innocenti.

Gli stessi Italiani hanno capito che cosa c’era dietro il famigerato Green Pass imposto a suon di provvedimenti polizieschi a una popolazione inerme e impaurita soltanto con lo scopo di renderla miseramente assoggettata.

Gli stessi Italiani hanno capito la malafede dell’Europasinistra” che protegge a tutti i costi il regime ucraino diventandone il perfetto cavalier servente. Sappiamo come l’Europa sia ormai espressione delle lobbies bancarie e finanziarie che hanno tutto l’interesse di favorire i cugini d’oltreoceano.

Si sa: tra repubbliche pseudo democratiche, fortemente reazionarie e massoniche l’accordo si trova sempre a discapito di chi è considerato soltanto come suddito.

La sinistra becera se ne faccia quindi una ragione, la volontà popolare, a cui loro si sono sempre opportunisticamente attaccati, li ha mandati definitivamente a casa senza appello. Volontà, lo ricordiamo anche alla poco simpatica signora Von der Leyen, che, ci dispiace per lei, è sacra e inviolabile.

Quindi ci permettiamo di mandare un messaggio a tutti gli intellettuali e a tutte le “forze” legate ancora al vetusto “socialismo reale“: signori miei le vostre idee infarcite di populismo di basso livello, demagogia e politichese corretto, non piacciono più alla stragrande maggioranza degli elettori.

La vostra società del “volemose tutti bene”  e del “tutto è lecito e permesso” oltre ogni limite di decenza, lascia ormai il tempo che trova. Le mode passano e forse per la prima volta gli Italiani alla moda hanno preferito la sostanza. Fatevene una ragione.

Condividi quest'articolo su -->

Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

Cerca ancora

Tirare in ballo il fascismo ad ogni piè sospinto

La sinistra italiana si trincera dietro al rischio del fascismo dietro l’angolo. Risibili considerazioni di …