E´ morto oggi Issam Zahreddine.
Il generale Zahreddine è stato il comandante della 104a Brigata Paracadutisti della Guardia repubblicana che ha combattuto eroicamente contro l’ISIS per diversi anni, in particolare durante l’assedio di Deir Ezzor.
Questo per quanti non conoscessero od abbiano appena sentito parlare di questa città siriana, posta al centro di un deserto ma con giacimenti energetici di gas e petrolio nella provincia. Isola governativa in mezzo ad un territorio caduto in mano per troppo tempo ai terroristi dell’Isis che, dalla cosiddetta “coalizione” Usa, Nato e paesi islamici vari, non ha subito il minimo attacco per “liberarla”.
Hanno resistito con protervia la base aerea, assediata completamente via terra, e la stessa popolazione (100.000 persone) che non si è mai rassegnata al terrore del Califfo Al Baghdadi. Dal 2014 il comando delle valorose truppe passò al Maggiore Generale Issam Zahreddine, già distintosi in precedenti teatri di guerra e, con lui e grazie a lui, la resistenza allo strapotere di Daesh riuscì ad impedire la caduta della intera città e relativo, ulteriore massacro di civili e militari.
Nelle settimane scorse, con l’aiuto russo e degli alleati sciiti, Zahreddine era riuscito a riconquistare la città e pure gran parte dei giacimenti energetici. Stamane è saltato in aria (con altri militari) per una mina piazzata presumibilmente dall’Isis sulla strada che percorreva in territorio ostile.
Il numero di generali ed alti ufficiali siriani, ma anche di alcuni russi, iraniani ed Hezbollah morti al fronte in combattimento è altissimo. Ciò significa che i soldati di Assad, in prima linea, vedono combattere e morire i propri ufficiali, un segno intangibile di come in Siria ci si sacrifichi per difendere la Patria, la famiglia e pure i commilitoni… Valori ormai misconosciuti in Italia ed in Occidente: sovra tutti l’esempio degli Usa, che usano perlopiù lo strapotere tecnologico e la carne da macello delle truppe di basso rango.
Issam Zahreddine era il primo a dare l’esempio,i n trincea come all’assalto, sempre in mezzo ai suoi uomini e senza privilegi. Odiatissimo dai terroristi di Daesh (come li definiva lui) e da quelli (ancor peggiori) islamisti armati e finanziati più apertamente dagli Usa, Arabia Saudita e compagnia.
Aveva una taglia sulla propria testa, messa (si dice) da Al Baghdadi, ma naturalmente in dollari! Per i tantissimi nemici della Siria di Assad era il prototipo del peggior nemico possibile. Certo,anche lui non ci è andato tenero con i terroristi che avevano decapitato donne e bambini a #DeirEzzor ed altrove.
Gli Usa volevano incriminarlo come criminale di guerra. Loro che,con BombObama e Clinton hanno creato il disastro siriano aggredendo uno Stato sovrano per farne una nuova Libia. Ora Zahreddine è morto. Sarà stata davvero una mina piazzata dall’Isis in fuga? Qualche dubbio, solo basato sulla “stranezza e precisione” dei diversi decessi riguardanti i generali di cui sopra, permane. Senza dati, conoscenze tecniche e sul campo per suffragare tali dubbi, però, essi restano tali.
Zahreddine “è un Martire”, come sempre affermano i siriani non usi a piangersi addosso. Ne seguiranno ancora tantissimi altri ma la Siria di Al Assad sembra approssimarsi a vincere la guerra.