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Champion’s: ridono solo Torino e Roma

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IL PUNTO SULLA CHAMPION’S

La Juve vince con gran fatica  contro lo Sporting Lisbona mentre la Roma sfiora il colpaccio a Londra contro il Chelsea di Conte. Il Napoli si sveglia solo nel secondo tempo e perde di misura contro il Manchester City.

La due giornate di Champion’s potrebbero essere riassunte così: la Juve gioca male e vince, la Roma gioca benissimo e pareggia mentre il Napoli gioca bene solo un tempo e perde. Una vittoria, un pareggio e una sconfitta che comunque almeno per due squadre fanno ben sperare. Per quanto riguarda il Napoli lo sapevamo già come sarebbe andata a finire dopo la battuta di De Laurentis che auspicava un  bel turn over contro gli inglesi di Guardiola. Sapendo infatti quanto al Napoli manchi una panchina di livello tale frase lasciava già immaginare quanto la società partenopea avesse deciso di optare per il campionato rispetto ad una Champion’s tutto sommato snobbata o comunque mal sopportata.

Un atteggiamento questo che ieri ha portato la squadra di Sarri a subire l’iniziativa avversaria per tutto il primo tempo. Gli azzurri hanno incominciato a giocare solo nella ripresa e a questo punto viene da pensare cosa sarebbero stati capaci di fare se questa benedetta o…forse maledetta partita fosse stata giocata per intero. Piange il cuore per questo perché ci chiediamo come mai molte squadre italiane continuino a fare di tutto per arrivare a giocare la Champion’s salvo poi, una volta acciuffata, far finta di niente e giocarla con sufficienza come se fosse una noiosa pratica da portare a compimento nel più breve tempo possibile.

Ben diverso è stato l’atteggiamento di Juve e Roma. Per carità i bianconeri non hanno fatto una gran bella partita lasciando per molto tempo il controllo della palla ai lusitani ma almeno rispetto al Napoli ci hanno messo una certa qual tigna. Viene da commuoversi pensando al Pipita che, pur essendo ancora in crisi di gioco e di goal, mette in campo tutto sé stesso dandosi da fare in mezzo al campo come un ossesso, oppure pensando al solito Marione Mandzukic che da buon onesto pedalatore quale è mette in campo il solito furore agonistico fino alla letale inforcata di testa che ha spento le pur giuste pretese dello Sporting.

Insomma la Juve di questi tempi non brilla certo per il gioco ma almeno ci mette l’anima così come l’anima ce l’ha messa ieri la Roma che, dopo essere andata sotto di un goal allo Stamford Bridge, ha sfoderato una prestazione d’altri tempi…per intenderci quelli di quando, tanto per intenderci, giocavano Falcao, Conti e un certo Ciccio Graziani.  Le due reti di Dzeko sono stupende e ti riconciliano con il gioco del calcio mentre quella iniziale di Kolarov potrebbe essere usata come materiale didattico per le scuole di calcio.

Peccato che la squadra sul 2-3 non abbia saputo gestire più di tanto il risultato ma comunque chapeau…tanto di cappello perché giocare in quello stadio non è mai stato facile per nessuno. Se per il Napoli incomincia ora a profilarsi il game over finale, per Juve e Roma le prospettive sono più che buone o almeno rinfrancanti. Al turno successivo avere ancora due squadre potrebbe a questo punto essere già una bella soddisfazione.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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