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Campionato con vista dal Vesuvio

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Ai piedi del Vesuvio il Napoli si aggiudica la sfida con il Bologna e continua la sua corsa in vetta alla classifica. Segue l’Atalanta che vince anche con il Sassuolo. Il Milan vince a Verona e rimane in scia alle prime due. La Roma vince sul campo della Samp e scavalca i cugini fermati sullo zero a zero in casa dall’Udinese sorprendente di quest’anno. 

La squadra di Spalletti non si ferma più: su dieci partite ne ha già vinte otto e pareggiate soltanto due. Un ruolino di marcia che ne certifica la qualità di massima pretendente per lo scudetto. Se è pur vero che, per uno strano scherzo del destino, i partenopei sono stati per l’ennesima volta baciati da un calendario a dir poco agevole, bisogna ammettere che gli azzurri hanno tutte le carte in regola per essere considerati la squadra da battere.

Seguono in classifica i nerazzurri di Bergamo che, pur dimostrando alcune pecche, sembrano avere il carattere necessario per superare i propri limiti di organico. Il Milan, sicuramente più attrezzato dei nerazzurri di Gasperini, vince non senza qualche affanno in quel di Verona che, da un po’ di tempo a questa parte, non sembra essere più “fatale” per nessuno. Rossoneri comunque bravi a a raccogliere quello che il destino ha offerto a loro, si sa, la qualità a volte non basta se disancorata da una certa dose di pratico opportunismo.

La Roma approfitta di un turno facile almeno sulla carta e si aggiudica di misura la sfida con i blucerchiati mai così malmessi come quest’anno. Se il Genoa non riuscirà a tornare in serie A, i genovesi forse dovranno il prossimo anno accontentarsi di giocare il derby della Lanterna nella serie cadetta e a godere saranno soltanto i cugini di secondo grado dello Spezia che il loro lo stanno continuando a fare prendendosi un punto, che male non fa, con la Cremonese.

 

I biancocelesti devono accontentarsi all’Olimpico di un “pareggiotto” a reti inviolate contro la vera sorpresa di quest’anno, l’Udinese che non ti aspetti che sta andando a mille e che domenica ha anche approfittato di un campaccio di patate quale è ora il tappeto dell’Olimpico.  Puntuale è poi arrivata la dimostrazione degli ennesimi errori di mercato con quel secondo di Immobile che non è stato preso e che ora sarebbe servito con il pane.

Immobile si è rotto e la sua lesione potrebbe tenerlo fuori dai giochi per diverse settimane. A Sarri la decisione gravida di conseguenze su chi dovrà assurgere al ruolo di “finto nueve“, ma il problema è che in tutto l’organico una figura del genere non esiste se non adattata alla meno peggio. Ma così signori miei sarà difficile rimanere sul treno della Champion’s.

L’Inter dimessa di quest’anno approfitta di un turno che più facile di così si muore per portarsi quei tre punti necessari per rimanere a galla nella classifica di trequarti. Così come la Juve che approfitta, non senza una certa qual dose di fortuna, delle debolezze e ingenuità dei cugini torinisti. Tre punti che però non risolvono né possono correggere una stagione iniziata male e proseguita ancora peggio.

 

La Fiorentina è ormai sull’orlo di una crisi senza rimedio. Un solo punto raccattato a Lecce rappresenta l’immagine del fallimento di una stagione che era partita con ben altre ambizioni. L’Empoli si acquartiera nelle zone della classifica di mezzo vincendo la sfida salvezza con un Monza ancora discontinuo e non conscio delle sue potenzialità.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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