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In memoria del Movimento 5 Stelle

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Cosa resta delle Stelle?

Ieri abbiamo assistito a una vera e propria cesura all’interno del Movimento 5 Stelle. Non ci si riferisce solo all’espulsione del senatore Paragone, ma anche alla chiarissima presa di posizione in sua difesa di Di Battista e al post di “resa” di Beppe Grillo. Quest’ultimo un post davvero sconcertante dove ormai il comico genovese non nasconde più di tanto di essere sotto ricatto. Questa è la impressione che traspare.

Cosa resterà del MoV?

Non sembra questa una domanda oziosa. Resterà sicuramente il merito storico di aver rotto il duopolio collusivo tra centrodestra e centrosinistra che ci ha afflitto in questi trenta anni e che infiniti danni ha causato all’Italia.

Rimarranno senza dubbio alcuni provvedimenti importanti quali il Reddito di Cittadinanza che, nonostante il feroce assalto e la demonizzazione e il veleno sputato dagli scherani della stampa a servizio, è un provvedimento giusto che ha funzionato e che sta funzionando. Novecentomila persone ne sono percettori e ciò ha abbattuto considerevolmente il numero delle persone in condizione di deprivazione materiale (in povertà assoluta).

Se ne diano pace i detrattori del provvedimento, la scoperta di poche centinaia di persone che hanno ottenuto il beneficio con modalità truffaldine non inficia l’efficacia e se si rapportano i casi alla totalità dei percettori la percentuale dei casi di illecito è davvero bassa.

Diciamolo, il punto è che questo provvedimento dà fastidio ai padroni del vapore: è chiaro che non puoi offrire stipendi da fame nera se c’è il paracadute di un piccolo reddito di stato.

La platea dei disperati disposti a mangiare m* diminuisce e questo ai lorsignori in doppiopetto non piace. Già questi due fatti rendono il bilancio del MoV assolutamente positivo. E chi se ne frega del veleno che viene sputato addosso ai suoi parlamentari: “scappati di casa”, “incompetenti”, “morti di fame”, “ignoranti”.

Da che pulpito viene la predica?

Da chi in trenta anni di Seconda Repubblica ha candidato “Giggino a purpetta” (di cui si possono apprezzare i discorsi parlamentari su Youtube), ballerine, cabarettisti ecc. E la cosa peggiore è che questi non sono stati i più dannosi; il peggio sono stati i Kumpetenti, quelli che sanno.

I Ciampi, i Prodi, i Padoa Schioppa.

Gente che ha fatto più danni della Peste Nera, che sì, entreranno nella Storia come effettivamente volevano, ma non nelle vesti di Padri della Patria. Ci entreranno per ingrassare le fila dei Ludovico il Moro, degli Alfonso d’Este, dei Vittorio Emanuele III, ecc.

Giuseppe Masala

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