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Il momento più sincero della carriera di Mario Monti

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Quello che segue, poco noto ai più, è forse il momento più sincero, e dunque terribile per noi, della carriera politico mediatica di Mario Monti.

La sua più sfacciata confessione. Fareed Zakaria è un giornalista di origini indiane. Esquire lo ha descritto come

il consigliere più influente di politica estera della sua generazione’ e come ‘una delle 21 persone più importanti del ventunesimo secolo.

Tra le altre cose, scrive articoli per la Commissione Trilaterale, di cui lo stesso Mario Monti è stato Presidente del gruppo europeo dal 2010 al 2011, esattamente poco prima di diventare Presidente del Consiglio italiano.

En passant, ci pare importante sottolineare questa coincidenza straordinariamente interessante: chi ha sostituito Monti alla presidenza della Trilaterale nel 2011? Trichet, che aveva appena passato il testimone a Draghi come presidente della BCE e che insieme a lui aveva scritto la lettera all’antrace che costò la presidenza del consiglio a Berlusconi e determinò l’arrivo dello stesso Monti nel 2011.

Noam Chomsky dice della Commissione Trilaterale:

un gruppo oligarchico e reazionario generato dal “vento liberista delle élite dello Stato capitalista”.* Mentre Paolo Barnard ne traccia un impressionante ritratto nel suo lungo, appassionante articolo Ecco come morimmo.

E insomma Zakaria nel 2012 intervistò Mario Monti sulla CNN sulle conseguenze dell’austerità italiana. È un dialogo surreale, perché, nonostante si utilizzi un linguaggio sofisticato per offuscare la verità (“consolidamento fiscale” al posto di “tagli alla spesa pubblica”, “disciplina fiscale” al posto di “austerità”) i due non riescono a uscire dal ginepraio in cui si sono cacciati da soli.

Ecco un estratto dell’intervista


FZ: “When you talk about a need for a growth agenda in Europe, are you saying that the austerity program really haven’t worked? Se guardiamo all’Irlanda, che ha fatto tutto ciò che le è stato chiesto di fare in termini di consolidamento fiscale [risanamento dei conti pubblici, n.d.a.], tagli alla spesa, aumento delle tasse, vediamo che tutto questo non ha prodotto crescita e neppure fiducia dei mercati. Il deficit italiano è aumentato, e così anche il rapporto debito/PIL, soprattutto perché la crescita si è fermata. Significa che queste misure di austerità dovrebbero finire?”

MM: (in evidente difficoltà) “Non mi piace parlare di austerità. Preferisco chiamarla disciplina fiscale. La disciplina fiscale porta all’austerità solo se non accompagnata da altre misure. La disciplina fiscale, secondo me, è lì per rimanerci.

L’Italia ha fatto sforzi enormi in merito alla disciplina fiscale e adesso è Il paese dell’unione europea che raggiungerà un pareggio di bilancio strutturale prima di tutti gli altri, il prossimo anno [esattamente come richiesto da Trichet, compare di Monti alla Trilaterale, n.d.a.]. (…) Ma la crescita non sta ancora arrivando.

FZ: “Come è possibile?

In Italia, come lei dice, avete fatto più consolidamento fiscale che in ogni altro paese. Avete anche fatto le riforme strutturali [non sembra di sentir parlare i macroeconomisti che tentano di allenare i 5 cani a prendere gli ossi invece che immettere altri 5 ossi nella stanza?, n.d.a.]. E adesso come fate a far tornare la domanda? Avete bisogno che qualcuno compri i vostri prodotti, sta dicendo che volete che sia la Germania a comprarli?”

MM: “Beh, stiamo guadagnando una posizione migliore in termini di competitività grazie alla riforme strutturali [sì, sta parlando il macroeconomista che invece di immettere 5 ossi fa allenare i 5 cani, n.d.a.]. Stiamo anche distruggendo la domanda interna, attraverso il consolidamento fiscale. Per questo deve esserci un’operazione di domanda in tutta Europa, un’espansione di domanda.

 

Tratto dalla Pagina PIIGS_TheMovie

 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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