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Napolitano: ultimo atto

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di Diego Michelini

Il vegliardo finalmente lascia lo scranno del Quirinale. Ieri sera, il solito pistolotto…ma chi era veramente Napolitano? Leggiamo.
Nel 1942 Napolitano si iscrive al Gruppo Universitario Fascista di Giurisprudenza, all’Università Federico II di Napoli. Collabora al settimanale del GUF, IX Maggio, dove tiene una rubrica di critica teatrale. In questo periodo si forma il gruppo di “amici storici” di Napolitano: ufficialmente fascisti diventeranno tutti insieme “antifascisti”.

La biografia ufficiale dice che “Durante l’occupazione tedesca, con il gruppo formatosi all’interno del Guf prende parte alle azioni della Resistenza in Campania. In particolare, tra queste, l’azione con cui si impadroniscono della redazione del IX maggio, pubblicando brani di Karl Marx mascherati come pezzi firmati di volta in volta dai diversi componenti del gruppo”. Cosa non molto coraggiosa, per chi conosce la realtà di Guf. Ma, nel 1945, finita la guerra quando non vi è dubbio su chi l’abbia vinta, Napolitano aderisce al Partito Comunista Italiano, di cui diviene segretario federale a Napoli e Caserta.

Eletto deputato nel 1953 (e sempre rieletto fino al 1996) diventa grazie alla spinta di Togliatti, responsabile della commissione meridionale del Comitato Centrale del PCI. Nel 1956, quando i carri armati sovietici reprimono i “moti ungheresi”, il PCI condanna gli operai insorti definendoli “teppisti” e “spregevoli provocatori”. Napolitano elogia i Sovietici: “L’intervento sovietico ha non solo contribuito a impedire che l’Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione ma alla pace nel mondo”. 

Nel 2006, divenuto Presidente della Repubblica e caduta l’URSS, cambia di nuovo idea, in linea con il nuovo ruolo, e condannando l’intervento militare sovietico e lo sterminio di migliaia di ungheresi, in visita ufficiale in Ungheria, rende omaggio al monumento ai caduti della rivoluzione. Lunga vita al presidente degli italiani, mi auguro solo che quando giungerà la sua ora, nella bara dove sarà racchiuso, lascino un buchino per dare la possibilità ai vermi schifati di uscire. 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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