Caos in Rai, telespettatori in protesta.
No, non si tratta delle cravatte di Bianco, improponibili tanto quanto la sua faziosità politica e sportiva, ma del servizio dal contenuto fortemente razzista, realizzato dal giornalista Amandola.
A poche ore da Juve-Napoli, infatti, Gian Piero Amandola si reca davanti allo stadio per intervistare i tifosi. Il servizio viene trasmesso a partita iniziata, qualche immagine di bimbi innocenti che cantano inni (che piacciono sempre al pubblico), poi il fattaccio: due juventini che urlano “O Vesuvio, lavali tu! O Vesuvio, lavali tu!” e un altro che dice che i napoletani sono ovunque, un po’ come i cinesi.
Il servizio va in onda, come se nulla fosse accaduto, ma intanto iniziano le proteste e il video comincia a fare il giro del web.Il tutto si sarebbe anche risolto senza danni, data l’ovvietà dell’errore di montaggio, ma il giornalista del Tg3 incalza: “Li distinguete dalla puzza, con grande signorilità”. E poi si fa una risata. Senza pensare che, di lì a breve avrà ben poco da ridere.
La direzione, che fa capo a Bianca Berlinguer, chiede di visionare il filmato incriminato. Persino Enzo Jacopino, presidente dell’Ordine dei giornalisti, chiede all’ordine di prendere provvedimenti e aprire un procedimento disciplinare a carico di Amandola.
Alla Rai intanto si giustificano dicendo che è stato un errore, da parte di un collega che si è fatto prendere la mano e accusano la fretta.
Aggiungono che non si è avuto il tempo di controllare. Ma queste scuse, oltre a rivelare una certa incompetenza, sono banali e certo non bastano a sedare gli animi di napoletani e non.
Domani del caso si discuterà anche in Parlamento.
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Allegra Romana