Home / Affari di Palazzo / Politica interna / Babbo Chiamparino

Babbo Chiamparino

Condividi quest'articolo su -->

“Piuttosto che alzare le tasse mi dimetto”. Et voilà: aumento dell’Irpef e del bollo. Una regione allo sbando dopo i recenti scandali, decide di alzare le tasse contro le promesse in campagna elettorale. L’opposizione appare semi-sterile.

Faccia pulita, rose di capelli ormai bianchi che vanno dove vogliono, occhialini rettangolari tenuti in punta di naso. Politico di lungo corso, già comunista, deputato diessino e soprattutto mister olimpiadi. Colui il quale più di tutti ha contribuito alla grandezza della città di Torino, ovvero alla grandezza della voragine del debito cittadino e del record di città più inquinata d’Italia, seconda in Europa, ottava al mondo.

Questo signore, in un paese sensato, sarebbe stato spazzato via dagli scandalosi eventi suscitati dal suo operato (uno per tutti, lo scandalo esumazioni, dove nel cimitero di Torino una cooperativa ha gestito le esumazioni così bene che si rinvenivano ossa di defunti senza nome), ma a causa della diffusa ignoranza del palco dei votanti, che indicano persone per ideologia vetusta e non per i dati di fatto, siede sulla poltrona di Presidente di Regione. 

E’ l’ex presidente di Compagnia di San Paolo, per fare un tuffo nell’universo creditizio, oltreché nell’imprenditoria. Sergio Chiamparino, sessantaseienne miracolosamente scampato alla furia (?) delle inutili opposizioni torinesi avvicendatesi in questi anni, oggi elargisce ai piemontesi un bel regalo di Natale.

Colui che diceva: “piuttosto che alzare le tasse, mi dimetto“, ha ovviamente mancato di tenere fede alla parola data. Ecco infatti la stangata natalizia: il Consiglio della regione Piemonte ha approvato, con 29 voti a favore e 18 contrari, la manovra fiscale con tanto di aumento dell’aliquota dell’addizionale regionale all’Irpef.

“Una manovra dolorosa, ma necessaria se si vuole dare un futuro alla Regione”, dice l’assessore al bilancio Rescigna, che è anche vicepresidente di giunta. C’è l’aumento dell’Irpef, a scaglioni secondo le fasce di reddito, ma pure l’aumento del bollo auto per i veicoli superiori ai 53kw.

Il Partito democratico, definito quasi salvificamente dal suo capogruppo Gariglio, si sarebbe “fatto carico di una situazione molto difficile di bilancio e, anziché posticipare la soluzione nel tempo, abbiamo deciso di proporre subito le soluzioni necessarie”

L’ex candidato governatore Pichetto, (FI) dice che la sinistra è buona a far promesse in campagna elettorale, ma al governo non si fa remore nel mettere le mani nelle tasche dei piemontesi. 
Evidentemente questa tecnica funziona, visto che Pichetto ha ottenuto il 22% dei consensi all’epoca recente dell’elezione del suo rivale. Di fronte a una sconfitta del genere forse le dimissioni sarebbero state più confacenti rispetto ad un’opposizione semisterile come quella che (non) sta conducendo il forzista?

Condividi quest'articolo su -->

Di Redazione Elzeviro.eu

--> Redazione

Cerca ancora

La furia cieca e lo stridor di denti della sinistra sconfitta

Dopo il successo clamoroso di “Fratelli d’Italia” si scatena nel paese la furia scomposta di …