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Il Napoli beve ‘ncoppa!

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Il Napoli vince la Super Coppa Italiana ai rigori dopo una battaglia combattuta a colpi di tango argentino: fatali per i bianconeri gli errori dal dischetto

 

Alla fine, all’ultimo secondo, il Napoli si porta a casa, è proprio il caso di dirlo visto che la sfida si è giocata in Qatar, la sua seconda Super Coppa di Lega. Molto merito, oltre al suo massimo arciere Higuain, ce l’ha l’estremo difensore Rafael che, intuendo l’ultimo rigore ad oltranza tirato da Padoin, smanaccia con i guantoni il pallone dando un’immensa gioia ai tifosi partenopei e facendo piombare nella disperazione sportiva quelli di fede bianconera. La partita, giocata con intensità dalle due squadre e con la Juve che con il secondo splendido goal di Tevez pensava di aver portato a casa il risultato, ha visto negli ultimi minuti un crescendo di emozioni prima con il pareggio negli ultimi palpitanti minuti dei tempi supplementari da parte di Higuain e poi con la lunghissima lotteria dei calci di rigore, in tutto nove a testa, e con la parata decisiva dell’arcangelo in volo san Rafael.

La partita è stata tutt’altro che noiosa anche se giocata in uno stadio bello dal punto di vista architettonico ma che potrebbe, con gli appena 14.000 posti, fare da cornice ad una partita di serie B. Sarebbe a questo punto interessante sapere quali arcane motivazioni ci possano essere state alla base di una simile gita fuori porta in mezzo ai cammelli del deserto, cosa che, tra le altre cose, ha costituito per i tifosi accorsi, una spesa non indifferente. Tornando alla partita,  inizia forte la Juve che va al 5° minuto già in vantaggio con l’apache in agguato che fredda Rafael che nulla può e deve ringraziare per questo Koulibaly e Albiol che si scontrano dando campo libero all’argentino di parte avversa.

Il Napoli non ci sta e con Hamsik coglie il palo al 16°. Sette minuti dopo è di nuovo Tevez scatenato ad impegnare seriamente l’estremo difensore brasiliano con una gran botta al volo. Un minuto dopo è sempre Tevez che, ricevuta la palla da Llorente, calcia un maligno rasoterra che viene deviato ancora da Rafael. Al 32° è la volta di Pirlo a scaldare le mani di Rafael con un altro tiro al volo. Al minuto 37 Lichtsteiner, in una delle sue tipiche discese, penetra in area e tira una bella legnata che ha l’unico difetto di essere un po’ centrale e per questo viene neutralizzata dal solito Rafael.

Alla ripresa, al minuto 53 clamorosa occasione per il Napoli con Callejon che, lanciato da un errore di Pirlo, si invola verso Buffon ma, arrivato a tu per tu con il portierone azzurro, manda incredibilmente fuori. Al minuto 60 nuova occasione per il Napoli che con Higuain sfiora il goal con il pallone che va sul palo in seguito ad un bellissimo tocco che avrebbe meritato maggior fortuna. In seguito ad un errore di Vidal, al minuto 68, su cross da sinistra di De Guzman, Higuain va a segno di testa pareggiando i conti. La Juve colleziona ancora due occasioni da goal prima con Vidal, il cui tiro va fuori, e poi di nuovo con Tevez che sfiora lo specchio della porta.

Con questi presupposti si va ai supplementari con alcuni cambi già effettuati, vedi quello indecifrabile di Pirlo con il subentrante Pereyra e quello di Padoin al posto di Lichtesteiner per la Juve e quello di Mertens al posto di Hamsik per il Napoli. All’inizio del primo extra time, entra Inler per il Napoli al posto di David Lopez ma le prime occasioni sono di nuovo per la Juve che continua a spingere sull’acceleratore, prima con Pereyra e poi con Pogba. Al minuto 11 è di nuovo la Juve a mettere i brividi al Napoli con un tiro ravvicinato di Vidal che incoccia, proprio sulla linea di porta, sui piedi di Koulibaly per il salvifico rinvio.

All’avvio del secondo tempo supplementare, Morata da il cambio ad uno stanco Llorente mentre, sponda azzurra, De Guzman viene sostituito da Jorginho. Al minuto 2° del secondo tempo Tevez compie la magia che sembra dare la svolta decisiva alla partita: su gran passaggio di Pogba che apre la difesa partenopoea, l’apache, dopo aver fintato, si libera del suo avversario diretto e con un destro mortifero spara un tiro diagonale alla destra di Rafael che non ci sarebbe potuto arrivare neppure se dotato di un sistema di propulsione. Pochi minuti dopo è di nuovo il Pipita a cercare di rispondere al suo avversario-compagno di nazionale con una discesa turbinosa e con un gran tiro che la manona di Buffon riesce però a deviare dimostrando come il portiere bianconero-azzurro sia ancora ben lontano dalla pensione.

Due minuti dalla fine arriva però la doccia fredda per i tifosi juventini perché sempre il Pipita, su un cross da destra, al volo spiazza Buffon che questa volta non ci può arrivare perché il pallone è deviato con uno strano effetto alla sua sinistra. Non bastano due ore di gioco: si arriva così ai temibili calci di rigore. Peccato che tra gli juventini manchi a questo punto proprio lo specialista massimo e cioè Pirlo e la sua assenza si farà sentire eccome. Dopo i primi cinque calci piazzati la situazione è ancora in perfetta parità. Con quattro rigori segnati per entrambe le formazioni. Si arriva così ai calci ad oltranza, ovvero alla…lotteria dentro la lotteria. Alla fine, dopo gli errori di Mertens e di Chiellini, di Callejon e di Pereyra, Koulibaly tira, prende il palo interno e segna mentre il povero Padoin, sulle cui spalle grava ora un peso quasi insopportabile, sbaglia tirando pure discretamente ma trovando sulla sua strada l’incredibile deviazione vincente di Rafael. La Super Coppa atterra alle falde del Vesuvio e il Napoli fa festa: quest’anno in molti presepi napoletani, c’è da giurarlo, verranno inserite all’ultimo minuto molte statuine con le fattezze del portiere Rafael.

 

Juventus 4-3-1-2: Buffon, Lichtsteiner (Padoin), Bonucci, Chiellini, Evra, Pirlo (Pereyra), Marchisio, Pogba, Vidal, Tevez, Llorente (Morata), all. Allegri;

 

Napoli 4-2-3-1: Rafael, Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Gargano, David Lopez (Inler), De Guzman (Jorginho), Hamsik (Mertens), Callejon, Higuain, all. Benitez;

 

arbitro: Valeri

migliore Juventus: Tevez 9;
migliore Napoli:     Higuain 9. 

 

 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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