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Pensierino della sera

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di Giuseppe Franchi Naa

Anche uno Stato conciliante e debole come il nostro non può accogliere continuamente immigrati senza diventare invivibile, ingovernabile e senza identità. C’è da chiedersi quale folle utopia sostenga coloro che vogliono mettere in piedi una società in movimento…verso un mondo impossibile. Il telanesimo, il Califfato dell’Isis sorretti da un islamismo integralista e fondamentalista che sventola usanze tribali  non ha confini nè forse limiti. Con la potenza numerica di più di un miliardo di seguaci potenziali, preme e sbilancia le nostre strutture con mete ben precise, non si rassegna affatto a convivere con il mondo occidentale, ma mira a “convertire” più gente possibile sotto l’insegna del “jihad” (guerra santa) per far trionfare il “glorioso” Corano.
Non esiste l’Islam moderato.

Come sosteneva la compianta Oriana Fallaci , non si può dire che tutti gli islamici siano terroristi, ma certo è che quasi tutti i terroristi sono islamici. Noi occidentali non ci facciamo saltare in aria per andare in paradiso a sollazzarsi con le Uri, non mettiamo in galera le adultere né le lapidiamo, ma il reato d’adulterio è stato derubricato nel 1968 e dal 1971 vige la totale parità tra uomo e donna. Viene da chiedersi come si possa proporre il diritto al voto amministrativo con la concessione della cittadinanza a queste persone, lontane anni luce dalla (nostra) cultura.

Non vorranno mai integrarsi  come qualcuno (con interessi politici) erroneamente pensa. Basta leggere le pagine di cronaca ed ascoltare la TV per vedere la fine che fanno le donne che disubbidiscono ai maschi della famiglia. Se non poniamo un freno fra poco non saremo nemmeno più liberi e padroni in casa nostra. Città e regioni saranno piene di donne col burqa, moschee e di saccenti Imam. “Paese che vai, usanze che trovi” è ancora un proverbio validissimo. Ma sono coloro che si trasferiscono a dover sottostare alle leggi del paese ospitante, non viceversa. Suona molto strano che la Città del Vaticano, la UE e l’ONU si siano dichiarati contro il respingimento degli “immigrati-migranti”. L’Italia ha 8000 chilometri di coste ed è facile preda di continue invasioni. Bene aveva fatto Berlusconi a stipulare un accordo con Gheddafi (agosto 2008) affinché quest’ultimo controllasse meglio le acque territoriali. Il respingimento in Libia è un toccasana per la nostra penisola.

La Città del Vaticano ha sancito il reato d’immigrazione clandestina: ciò che vale per la Chiesa non vale per l’Italia? La Spagna di Zapatero ha sparato contro le carrette del mare e ha messo in atto decine di migliaia di respingimenti e espulsioni; in Gran Bretagna senza permesso di soggiorno non si entra e si hanno a disposizione soltanto tre mesi per imparare la lingua, pena l’espulsione. Da noi il reato di immigrazione clandestina prevedeva una sanzione pecuniaria (che normalmente non veniva pagata), ma è la sanzione accessoria, che permetteva l’espulsione, quella che si sarebbe dovuto fin’oggi applicare con rigore. Non si riesce a capire perché l’ONU abbia dichiarato (14-9-2009) che i respingimenti dei migranti violano i diritti umani.

Dobbiamo mettere al bando questa atmosfera da paese dei balocchi e lasciar perdere una volta per tutte questa dannosa politica della mano tesa. In alcuni loro paesi accade che gli islamici sgozzino gli occidentali come maiali; quando sono qui, qiando non fanno gli spacciatori e lavorano normalmente, pagano le tasse e sembrano integrati, non lo sono . E puntualmente dimostrano che la loro legge è la sharia, non la nostra. Genuflettersi per non urtarli è un’ipotesi da scartare. Per risolvere il problema basterebbe quella leggina di poche righe consigliata da Manlio Collino su ” Torino Cronaca Qui” del 6-1-2006: “Ogni mussulmano sarà giudicato con la tolleranza riservata al suo paese d’origine ai cristiani che professano la loro fede.” Permetterebbe di espellerli quasi tutti. Provate a fare il segno della croce alla Mecca!

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Di Redazione Elzeviro.eu

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