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Nulla è come sembra

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Si dice che siano state messe all’asta alcune auto blu per comprarne altre 200 nuove e si mormora pure che Obama sia venuto in Italia per caldeggiare l’acquisto degli F35 americani e per vendere lo shale gas, gli idrocarburi estratti dalla triturazione delle rocce che stanno cambiando il mondo dal punto di vista energetico.

Dal canto suo Renzi, logorroico come non mai nella trasmissione “Bersaglio Mobile ” condotta da Enrico Mentana (28/3), ha dato esempio spettacolare di funambolismo, insistendo su quei punti del suo fumoso programma che lo fanno salire in alto nei sondaggi.

A nostro parere c’è solo da sottolineare che è arrivato a palazzo Chigi al momento giusto, dopo lo sfacelo montiano ed i piedi di piombo lettiani, vestendo i panni del salvatore della patria. A chi gli ha fatto notare di essersi inchinato ai diktat di Bruxelles, ha risposto con la sua solita baldanza (senza cravatta e con le maniche rimboccate) che solo dopo aver portato a termine le sue riforme potrà chiedere alla UE di sforare il 3% tra deficit e PIL. Ha sostenuto vivacemente la Germania, che dopo l’unificazione ( fatta da Kohl – per l’europa -) e la drastica riforma del lavoro di Schroeder (che ha perso le elezioni) s’è pianificata la strada per la Merkel, che con la costruzione di nuovi asili nido e di altri programmi di sviluppo (non specificati) ha ottenuto di poter sforare i parametri di Maastricht.

Quindi non c’è altro da fare che affrettare le riforme (iniziando dall’edilizia scolastica), se si vuole ottenere la fiducia dei burocrati. Per ora di sicuro c’è solo la TASI (peggio dell’IMU) e sugli 80euro in più in busta paga, i rumors dicono che già s’è ridotto il numero dei beneficiati (da 10 milioni a sette milioni e mezzo) , che secondo noi subiranno ancora altre flessioni.

Sulla propaganda a buon mercato per le province, è meglio stendere un velo pietoso, perché alla resa dei conti non si sa ancora quale schifezza salterà fuori.
Chi crede ciecamente in Renzi fa bene a sostenerlo col voto, ma a tutti gli altri è doveroso concedere almeno il diritto al dubbio. Ad annoverarlo tra i cialtroni o tra i campioni ci penserà un futuro non troppo lontano.

Giuseppe Franchi 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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