Ferie di luglio per Renzi e Grillo: gli unici due che potrebbero smuovere la calma piatta e stantia della politica italiana.
Notizia dell’ultima ora battuta dall’ANSA (7-7-’13). C’è da augurarsi che il fiorentino Matteuccio vada in ferie con la famigliola e la smetta di asfissiarci con le sue esternazioni di giovane che sgomita e scalpita impaziente. E’ inutile tergiversare, la nostra politica è caduta talmente in basso che è quasi un’utopia pensare ad una rigenerazione. Tra incapaci, inetti ed asserviti che pensano solo a far carriera all’ombra del denaro, non può spuntare nulla di buono.
I media danno spazio al gossip , alle boutade a buon mercato , alle scaramucce ed alle quisquilie . “Una cavolata al giorno toglie il medico di torno”, questo è lo slogan di un’estate che alla gente comune non permette più di andare in ferie. Grillo, intanto, dopo aver chiesto udienza al presidente della Repubblica, ha preferito rinviare l’incontro per godersi qualche giorno di “meritata” vacanza in Costa Smeralda .
Alla lista dei rinvii non poteva tirarsi indietro, è un uomo alla moda. Nel bene e nel male gli italiani si portano dietro il bizantinismo nella politica, nel sociale, in tutto quello che fanno. Tante sottigliezze inutili e pedanti (quasi giochi di prestigio) per tenere in piedi una democrazia decadente piena solo di parole vuote ed inconcludenti che rinviano decisioni importanti e necessarie.
Meglio continuare a distribuire cariche (prive di potere decisionale ) e soldi ( dei contribuenti) per mettere a tacere i malumori dei partiti. Il resto si vedrà. Alla fine tutto si riduce alla disciplina ragionieristica (prendi di quà e metti di là). Ai banchieri il denaro, ai cittadini le parole.
Giuseppe Franchi