Qua e là inizio a sentire gente che, sulla base di vari dati che iniziano faticosamente a trapelare comincia a dire che, vabbè, “staremo a vedere se la campagna vaccinale sarà stata risolutiva o meno”, o che “staremo a vedere se i vaccini avranno avuto seri effetti collaterali o meno”.
di Andrea Zhok
Siamo passati dal “Figuriamoci!” allo “Staremo a vedere”. Ecco, personalmente mi fa piacere che, con immensa fatica, un po’ di persone inizino a mettere in dubbio certezze apodittiche che non avevano mai ragione di esistere. Mi fa piacere, però non posso esimermi dal segnalare loro una piccola cosa, che a loro parrà un dettaglio, ma che un dettaglio non è.
Se c’erano ragioni sin dall’inizio per mitigare le proprie certezze sulla campagna vaccinale come unica arma ultimativa e decisiva. Se c’erano ragioni sin dall’inizio per attenuare le proprie sicurezze sull’assoluta indiscutibile innocuità dei nuovi prodotti vaccinali.

Mi spiegate da dove avete tratto la feroce arroganza per mettere alla berlina come cretini, ignoranti, o egoisti quelli che esercitavano – nei confini della legalità e della costituzione – il loro diritto al dubbio, anche semplicemente nell’attesa del consolidarsi dell’opinione scientifica?
Avete fatto per un istante il più antico esperimento morale di tutti i tempi, mettendovi nei panni di quelli che trattavate (e trattate) come casi psichiatrici, subumani, o semplici imbecilli? Naturalmente no, non l’avete fatto, non ne avete sentito il bisogno.