Nel maggio 2015, i militanti dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (noto anche come IS, ISIS, ISIL e Daesh) hanno lanciato un’offensiva, catturando Palmyra e l’area circostante Deir ez-Zor e tagliando la linea di rifornimento rimanente per Deir ez-Zor.
di Maurizio Blondet
La città fu quindi assediata dall’Isis , i rifornimenti arrivavano a questi assediati esclusivamente da elicotteri da trasporto. Di conseguenza, l’Isis ha iniziato a lanciare frequenti attacchi contro l’aeroporto Deir ez-Zor con con l’obiettivo di interrompere i rifornimenti. Il rifornimento dei patrioti assediati è stato reso possibile dal controllo da parte del governo siriano sui Monti Thardah, una vicina base di artiglieria e altre aree vicino all’aeroporto poiché il controllo di queste aree ha impedito all’Isis di attaccare gli aerei di rifornimento che volavano dentro e fuori l’aeroporto.
Poiché i democratici dell’Isis non ce la facevano, l’aviazione Usa ha operato una serie di pesantissimi attacchi aerei sull’aeroporto di Deir ez-Zor e le truppe dei patrioti assediati il 17 settembre 2016, durati dalle 15:55 alle 4:56 , che hanno ucciso tra 50 e 60 soldati dell’esercito siriano e ferito altri 30. (Gli USA stessi parlano di 62 morti ed oltre 100 feriti: hanno lanciato bombe a frammentazione).

Gli Stati Uniti hanno affermato
che l’obiettivo previsto era lo Stato islamico dell’Iraq e i militanti del Levante e che l’attacco ai soldati siriani era dovuto a un’errata identificazione delle forze di terra. Falsità dimostrata dal fatto che subito dopo il bombardamento aereo americano le teppaglia dell’Isis ha attaccato gli assediati e l’aeroporto, in un’aggressione evidentemente coordinata con l’aiuto Usaf.
I governi siriano e russo hanno ovviamente sostenuto che si trattava di un attacco intenzionale contro le truppe siriane.
L’attacco ha innescato “una tempesta diplomatica” con la Russia che convoca una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. A causa di ciò il governo siriano ha annullato un cessate il fuoco che era stato il risultato di mesi di intensi sforzi diplomatici da parte dei governi americano e russo.