Alla fine è successo: l’Inghilterra esce dalla UE.
Quattro anni fa la Brexit ce la dipinsero come un evento sostanzialmente impossibile, e che laddove pure si fosse verificato avrebbe avuto contorni apocalittici.
Ovviamente le previsioni degli eurofanatici non si sono realizzate. E lo stesso avverrà per quelli che oggi dicono “sì, ma è da oggi in poi che gli inglesi scopriranno giorno dopo giorno la cazzata che hanno fatto”.
Quello che avverrà da oggi in poi non è nient’altro che quello che fanno tutte le Nazioni non europee che hanno rapporti commerciali e diplomatici con la UE ed i singoli Paesi.
Come Usa, Cina, Giappone, Canada, Russia, India, Brasile, Corea del Sud (le principali economie del mondo extra UE), l’Inghilterra stringerà accordi con le singole Nazioni.
Ma di più, state certi che gli stessi Paesi UE faranno la corsa a chiudere singolarmente nuovi e convenienti accordi bilaterali con Londra, perché il loro è un grandissimo e ricco mercato, e la logica stessa della UE è quella della corsa alle esportazioni.
A Downing Street saranno liberi di fare le scelte di politica economica più utili ai propri interessi, senza dover negoziarli ed adattarli alla volontà del blocco di Nazioni alleate della Germania, che mangia in testa a tutta la UE.
La Pace? Quella non l’ha mai garantita l’Unione Europea, ma le testate nucleari inglesi, francesi e le basi Nato sparse per l’Europa.
Tra 3 anni, quando l’Inghilterra si sarà stabilizzata dopo la Brexit ed i dati macroeconomici ne certificheranno la bontà della scelta, la tentazione di imitarla diventerà fortissima in tutte le economie periferiche della UE.
Il conto alla rovescia è iniziato…
Peppe Meola
Perché l’UE non è il trionfo della pace che vi vogliono far credere