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Bisogna ricostruire l’Europa distruggendo la speculazione finanziaria

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Entrando nel merito della questione, ci sembra importante osservare che le strutture portanti dell’Unione europea stanno crollando.

di Paolo Maddalena

Il trattato di Schengen è stato praticamente annullato dal comportamento degli Stati membri che hanno chiuso le frontiere senza alcun provvedimento a livello normativo da parte dell’Unione.

La Presidente della commissione Ursula Von der Leyen ha annunciato la sospensione del Patto di Stabilità, che costituisce lo strumento essenziale per perseguire l’obbiettivo più importante di politica economica dei Trattati europei, i quali considerano la stabilità economica e finanziaria un valore assoluto.

Questi dati sono molto importanti

e fanno ritenere che l’unità monetaria non regge alla prova dei fatti e che di moneta unica si può parlare soltanto dopo l’unità politica dell’Europa.

Gli Stati membri, e gli organismi europei, si dibattono ora dentro la rete inestricabile del sistema economico predatorio neoliberista da loro stessi creato.

Questo sistema, che esalta le liberalizzazioni e le privatizzazioni, e distrugge i patrimoni pubblici dei popoli, ha posto il potere sovrano di decidere della vita degli uomini nelle mani della speculazione economico-finanziaria.

Sia ben chiaro che i debiti da speculazione sono debiti ingiusti e inesigibili, per cui a termine dei principi generali di tutte le Costituzioni occidentali, lo Spread non ha una sua tutela giuridica e non può incidere sulla vita dei popoli.

Occorre una revisione del debito pubblico

non l’acquisto dei titoli di Stato da parte della BCE (che lasciano intatto il debito, da pagare comunque), attraverso la quale si possa distinguere il debito reale da quello da speculazione.

Sarebbe questo il primo passo per decomporre il sistema economico predatorio neoliberista ora imperante.

Si deve inoltre sottolineare che il travaso di ricchezza, operato dal sistema economico vigente, dai patrimoni dei Popoli e degli Stati nel mercato generale, ha posto nelle mani degli speculatori il potere di distruggere l’esistenza di tutti gli Stati, come appare evidentissimo dal fatto che gli Stati stessi, i quali hanno più bisogno di aiuto per combattere il corona virus, vedono salire il livello dei tassi d’interesse e quindi dello Spread.

Insomma il mercato generale speculativo è diventato il grande nemico che mira a distruggere la vita dei singoli e delle Comunità Politiche (cioè gli Stati).

Gli obbiettivi

che in questo momento dovrebbe porsi una politica davvero oculata e densa di principi di solidarietà sociale dovrebbe innanzitutto combattere questo nemico.

In realtà si dovrebbe quindi ritrasferire nella proprietà pubblica la ricchezza che, violando le norme costituzionali di tutti i Paesi, e, specialmente, quelle della Costituzione italiana, è stata dissipata tra faccendieri privati inesperti e fameliche multinazionali, i quali oggi la usano proprio contro chi l’ha loro concessa.

Come diceva il Presidente degli Stati Uniti Roosevelt:

una democrazia non è salda, se consente a uno dei suoi membri di avere una ricchezza maggiore dello Stato democratico.

Il disastro previsto da Roosevelt

si è ora avverato a livello globale, il mercato generale, cioè gli speculatori, hanno una ricchezza, secondo alcuni studi, 90 volte maggiore al Pil di tutti gli Stati del mondo.

Abbattere questa forza ingiusta e cinica dei singoli, per far trionfare la solidarietà sociale, costituisce il primo passo per mutare il sistema economico neoliberista in un sistema produttivo di stampo keynesiano, che, solo, potrà renderci forti nella battaglia contro il corona virus.

 

Articolo tratto dalla pagina PIIGS_TheMovie

 

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