Home / Vicolo / Maghrebino senza biglietto manda all’ospedale controllore e tre passeggeri

Maghrebino senza biglietto manda all’ospedale controllore e tre passeggeri

Condividi quest'articolo su -->

TORINO – Giorno dopo giorno siamo costretti a rendere conto di una battaglia che sui mezzi pubblici è ingaggiata dai controllori GTT coraggiosi che chiedono il biglietto. Queste persone svolgono il loro lavoro nel migliore dei modi, ma esistono anche quelli che soprassiedono sul tragitto “alla portoghese” che è liberamente goduto dagli zingari, come da nostra testimonianza di ieri.

Ebbene la mesta notizia del giorno è che ieri un maghrebino corpulento, così lo descrivono i passeggeri testimoni, richiestogli il documento di viaggio sia stato invitato a pagare, in carenza dello stesso, 2,50?: il cosiddetto biglietto “salva-multa” che da qualche tempo è possibile a Torino pagare per non incorrere nella sanzione amministrativa. L’africano però non ci sta a scucire il pedaggio dovuto e di tutta risposta prende a ombrellate così forte il controllore da spaccargli l’arnese sulla schiena. Tra calci e percosse anche tre donne cui sono sono stati rotti zigomi e conferite percosse hanno subito un’aggressione che ha procurato loro oltre un mese di prognosi a testa. 

E’ stata portata all’ospedale anche la consigliera di Circoscrizione Patrizia Alessi, che per Fratelli d’Italia si batte contro il degrado e manifesta spesso contro situazioni analoghe. Anche per lei collare ortopedico e un polso malmesso. Rimessasi, le auguriamo di poter continuare la sua battaglia più forte di prima. Dall’inizio dell’anno si contano già trenta episodi simili. Il controllore, padre di cinque figli, dovrebbe essere deputato alla placida professione del bigliettaio, ma in zone come Falchera evidentemente la sua attività assume connotazioni di pericolo: “come posso spiegare ai miei figli il mio lavoro, se torno a casa conciato in questa maniera?” si chiede legittimamente l’onesto lavoratore.

Chi scrive invoca sicurezza per i controllori, che dovrebbero poter effettuare corsi di autodifesa pagati dall’azienda (ancora per poco) municipalizzata ed essere, perché no, muniti di strumenti di autodifesa efficaci quale non può essere lo spray al peperoncino in quanto in ambiente chiuso impossibile da utilizzare, bensì sarebbe auspicabile l’utilizzo, al momento nel nostro paese inibito, del taser.

La soluzione non è fare disuguaglianze e quindi razzismo (il cosiddetto “razzismo all’incontrario”) nei confronti degli italiani, unici onerati dal pagamento del pedaggio. La possibile soluzione concerne bensì la difesa dei passeggeri tutti anche mediante l’autodifesa dei lavoratori che devono fare rispettare le regole (invero di elementare civiltà) dei mezzi pubblici. Il maghrebino è riuscito industurbato ad allontanarsi alla prima fermata, ma i colleghi del controllore aggredito dicono che “ha le ore contate”, in quanto si tratterebbe di una loro vecchia conoscenza. Si auspica che le telecamere della linea 4 e il lavoro delle Forze dell’ordine possano presto portare alla cattura del delinquente.

La giunta Fassino sembra ormai disinteressata alla gestione efficace e sicura dei mezzi pubblici, mentre è prossima la vendita (per alcuni svendita) dell’azienda del trasporto pubblico urbano da parte del Comune più indebitato d’Italia.

Condividi quest'articolo su -->

Di Redazione Elzeviro.eu

--> Redazione

Cerca ancora

Raggi assolta anche in Appello per falso accusa il Governo di far solo chiacchiere

Pensate che ci sia un solo italiano non pentastellato, uno solo, che dopo la conferma …