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Trattativa Stato-mafia: c’è stata davvero?

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Sembrava che per il presidente Napolitano tutto fosse finito, invece no. La corte costituzionale aveva dato ragione a Lui (04/12/2012) e torto alla procura di Palermo, quindi nastri con le intercettazioni delle telefonate fra Lui e Mancino vennero distrutti.

Evidentemente ciò non è bastato a chiudere la vicenda sulla trattativa Stato-mafia nei riguardi del capo dello stato , perché la procura di Palermo, che inizierà il processo il 27 maggio contro 11 indagati, fra cui Mancino (accusato di falsa testimonianza), il magistrato Calogero Mannino, Dell’Utri, Massimo Ciancimino, Riina, Provenzano eccetera, l’ha citato come teste (con altri 177) perché riferisca su quanto gli confidò Loris D’Ambrosio (giurista del Quirinale) prima di morire d’infarto il 26/07/2012.

E’ la prima volta che un Presidente della Repubblica viene citato in tribunale , e la cosa ha fatto scalpore. Come andrà a finire non ci è dato a sapere , tanto più che il tutto deve ancora iniziare . Pisanu, in data 10/01/2013, disse che ci fu solo “una parziale intesa fra mafia e pezzi dello stato all’insaputa delle istituzioni per far cessare le stragi”, ma Giovanni Brusca ha dichiarato che “sinistra democratica” ed i comunisti erano a conoscenza della trattativa.

Ha pure aggiunto (1/2/13) che il “papello” era destinato a Mancino (allora Ministro dell’interno) e che Salvo Lima venne ucciso per intimidire Andreotti. Infilarsi in questi meandri è cosa ardua e pericolosa : i comuni mortali la verità non la conosceranno mai.

di Giuseppe Franchi, N.A.A

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Di Redazione Elzeviro.eu

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