TORINO – Finalmente le telecamere sono servite a qualcosa; invece che multare automobili in eccesso di velocità hanno finalmente collaborato per incastrare un delinquente.
Si tratta di un delinquente però atipico, la cui attività si situa al limite tra la comicità grottesca e lo squallore più avvilente, trattasi nella fattispecie di un maniaco sessuale del tutto particolare. Nessuno stupro è stato infatti registrato nelle zone in cui egli operava, ovvero il centro commerciale del Lingotto e le stazioni della metropolitana situate nel quartiere.
Secondo le testimonianze delle vittime, accertate poi dalle immagini arrivate tramite il circuito delle telecamere, il maniaco appena 21enne arrivava quatto quatto con la sua bicicletta nei pressi della zona d’azione e li puntava le future vittime. Una volta selezionata la preda, scusate il gergo animalesco ma è l’unico che possa rendere l’idea di tale torbida malefatta, le si avvicinava e sussurrando qualcosa di hard nell’orecchio cominciava a palpare le poverette.
Un preludio ad un’azione di stalkering o peggio ad uno stupro? Niente di tutto questo, il maniaco, come inebriato da questa spavalda azione di caccia, si appartava, a dir la verità neanche troppo, per auto conferirsi la libidine bramata ma non ottenuta dalle vittime.
L’auto-maniaco è stato così individuato grazie alle telecamere poste all’interno della stazione della metropolitana e ora si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di violenze sessuali (sugli altri e su se stesso!). Immaginiamo ora la reazione di amici e parenti di questo tizio che comprando oggi il giornale lo hanno riconosciuto nella sfocata immagine della telecamera, forse più che domiciliari il maniaco avrebbe preferito il carcere preventivo per evitare le inevitabili derisioni e i meritati sfottò cui sarebbe stato sottoposto.