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Assemblea Regionale dei Gruppi AIB del Veneto

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PADOVA: – Giornata splendida – non a livello meteorologico –  quella che si è svolta sabato 7 febbraio 2015, nel comune di Galzagnano Terme (PD), in occasione dell’Assemblea generale dei Gruppi AIB (Antincendio boschivo) del Veneto, voluta fortemente dal Coordinatore Regionale Agostino Sinigaglia.
I volontari, provenienti dalle Province venete,  hanno risposto numerosi e si sono ritrovati presso l’auditorium locale dove si sono tenuti i lavori.
Ospiti d’eccezione, i colleghi del Corpo Antincendio Boschivo del Piemonte, nella persona dell’Ispettore Generale Sergio Pirone ed in rappresentanza della Regione Piemonte, la Dottoressa Cristina Ricaldone, direttore del Settore Antincendi Boschivi e rapporti con il Corpo Forestale dello Stato.
La Regione Veneto era rappresentata dall’Assessore Regionale alla Protezione Civile Daniele Stival e dall’Ing. Roberto Tonellato, Dirigente del Servizio Regionale di Protezione Civile.
 Dopo il saluto di Agostino Sinigaglia, la parola è passata all’Assessore Stival, che ha illustrato in maniera molto esaustiva le “cifre” che la Regione Veneto mette a disposizione della Protezione Civile. 
Più nell’ambito tecnico/operativo  è sceso l’Ing. Tonellato, che ha ricordato l’importanza di formare in  maniera sempre maggiore i volontari al fine di non disperdere una risorsa tanto preziosa per il territorio. Per questo la Regione Veneto sta lavorando affinchè si stanzino maggiori risorse per i corsi di formazione dei volontari.
Tutto ciò al fine di poter dimostrare alle Istituzioni Centrali (leggi Roma) che i volontari possono svolgere le stesse mansioni che si vorrebbero affidare ad altri, magari all’Esercito che, senza nulla togliere ai nostri militari, ha sicuramente maggiori costi di gestione e certamente non è capillare sul territorio come il volontariato di Protezione Civile.
La palla è quindi passata alla Dottoressa Ricaldone la quale ha illustrato l’evoluzione dell’Antincendio Boschivo Piemontese, sino all’unificazione di tutti i vari gruppi nel Corpo Regionale AIB del Piemonte. 
La Regione Piemonte – dice la D.ssa Ricaldone – detiene i compiti direttivi nella gestione degli incendi, il Corpo Forestale è il braccio tecnico/operativo ed il Corpo AIB (quindi i volontari) sono coloro che eseguono le direttive del CFS.
L’Ispettore Regionale Sergio Pirone ha invece tenuto una spiegazione molto appassionata, come solo  una persona che ci mette il cuore e che crede in quello che fa poteva fare, ha illustrato come opera il Corpo AIB,  la sua composizione e dislocazione nel territorio. 
L’organigramma del Corpo AIB è composto da 5 Ispettori Generali, da 8 Ispettori Provinciali, da 50 Comandi di Distaccamento e da 242 Squadre. I volontari sono 3986 operativi, 1767 di supportoper un totale di 5753 volontari, con 485 mezzi ed 800 apparati radio.
Il Corpo AIB è l’asse portante della Colonna Mobile Regionale di Protezione Civile.
Inoltre sono state stipulate apposite convenzioni con il Corpo Forestale dello Stato ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Al termine del dibattito, moltissime le domande che hanno fatto i volontari veneti ai colleghi piemontesi ed infine, il Coordinatore Regionale Agostino Sinigaglia, ha assicurato che farà tutti i passi necessari affinchè anche in Veneto si crei un Corpo AIB sul modello piemontese.
Un saluto alla platea è stato dato anche dal Consigliere delegato alla Protezione Civile della provincia di Padova, D.ssa Elisa Venturini, anch’essa volontaria di Protezione Civile ed in prima linea con la divisa gialla e blu durante l’alluvione che ha colpito la provincia patavina nel 2010.
E allora un grande “forza ragazzi”,  facciamo vedere che anche il volontariato Veneto non è da meno e, con l’aiuto prezioso della Regione e con il lavoro che l’Assessore Stival sta svolgendo, sicuramente raggiungeremo importanti obiettivi. E soprattutto VIA chi non crede nel lavoro di squadra e nella “professionalizzazione” dei volontari.
Mi si permetta di dire infine, a chi magari fa orecchie da mercante, che fare protezione civile  non significa più andare alla sagra paesana, ma significa lavorare per il bene comune, acquisendo competenze e sempre più professionalità.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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