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Ecco un breve elenco delle onoreficenze con cui la squadra ringrazia i propri iscritti per la fiducia, la lealtà e la combattività dimostrate negli anni.
Il Corvo d’Oro
Il Corvo d’Oro è l’importante riconoscimento che la Squadra conferisce ai suoi iscritti dopo 10 anni consecutivi di tiro nei Tuchini del Borghetto.
Una ambita onorificenza ed allo stesso tempo un grande segno di stima, per coloro che rimangono sempre fedeli ai propri colori, alla propria piazza ed alla propria squadra.
Il Capitano di Piazza
Anche questo è un enorme riconoscimento, forse il più grande, con cui la squadra premia i suoi iscritti meritori. Consiste in una medaglia in cristallo e targa di riconoscimento, che si guadagnano sul campo, non solamente nei tre giorni di tiro, bensì durante tutto l’anno. Viene assegnato a coloro che dimostrano di eccellere come impegno e dedizione alla preparazione, all’organizzazione e alla supervisione di tutto ciò che è necessario per regalare ogni anno al Borghetto il miglior carnevale di sempre. Un capitano di piazza è colui che non manca mai, è un punto di riferimento in ogni momento, dall’attacco bandiere, alla gestione del bar e delle iscrizioni, dallo scarico delle arance tutte le mattine del tiro, alla pasta con cui vi rifocillate prima che esso cominci. Ed è per questo che la squadra ha istituito un premio dedicato per le figure di questo tipo, perchè senza di loro, non riusciremmo ad avere un carnevale di questo livello.
Il Trofeo Tigre
Il Trofeo Tigre è un premio conferito ogni anno dai Tuchini del Borghetto ad un arancere che nei tre giorni di tiro riesce ad unire insieme coraggio ed allegria, che sa affrontare i carri a viso aperto, che si è distinto per merito nel suo attaccamento alla Squadra, per la sua combattività, per la sua costanza ed impegno in battaglia.
Il riconoscimento porta con se un grande valore affettivo e simbolico, perchè dedicato alla memoria del “Tigre”, il Tuchino Giorgio Grosso. Anche se purtroppo l’uomo non c’è più, rimane in molti di noi il ricordo della grinta e della carica che lui dava ai ragazzi della squadra, sin dal primo anno del suo ingresso nei Tuchini, il 1965. Suoi erano i tamburi che scandivano il ritmo della sfilata del sabato sera.
A lui, a partire dal 1987, fu dedicato un trofeo grazie all’idea di Alessandro Marini e Domenico Giacchino… un premio alla memoria dell’arancere che, benchè già malato, nei giorni di carnevale scendeva in piazza tra i suoi Tuchini contro quei carri da getto che la tradizione vuole odiato ostacolo alla libertà di ogni eporediese.
Un premio dunque al miglior “Porta Bandiera” della Squadra, dando a questo attributo il più grande e nobile dei significati.
Il Premio Tigrotto
Il tigrotto non è nient’altro che il premio tigre dei più piccoli. Da anni oramai la squadra ha dedicato uno spazio, finita la piazza “dei grandi”, in modo che anche gli under14 possano avere un loro spazio dove poter tirare due arance in sicurezza ed in allegria. Ovviamente è una zona dove non sono invitati e benvenuti solo i piccoli tuchini, quelli de “Gli anni Rossi e Verdi”, ma i bambini di età inferiore ai 14 anni di qualsiasi casacca e squadra, tutto questo grazie anche alla complicità di carri e cavallanti che rallentano il passo e il ritmo per festeggiare questo carnevale anche con i più piccini. Fatta questa premessa: il premio in questione è un riconoscimento che viene dato al bambino, tuchino, che si sia distinto per aggressività e combattività nei tre giorni di tiro, invogliandoli ad interpretare al meglio i valori di combattività, fair play e amicizia necessari per quando, età permettendo, si sposterà nella piazza per entrare un corvo effettivo iscritto
