Domani martedì 25 giugno ci sarà un presidio davanti al Consiglio Regionale del Piemonte in via Alfieri 15.
Promosso da diverse associazioni che si occupano di persone affette da disabilità e non autosufficienti il presidio comincerà alle 10,30 di mattina e terminerà due ore dopo alle 12,30.
La volontà di questo presidio parte dalle dichiarazione del Tar (Tribunale amministrativo regionale) di illegittimità delle liste d’attesa che riguardano 30.000 piemontesi non autosufficienti. Queste persone hanno il diritto di ricevere assistenza in varie forme: presso il domicilio, con centri diurni, o presso comunità alloggio. Motivo valido per intentare una causa legale all’ASL e farsi così rimborsare almeno i costi per le prestazioni loro dovute e che ora stanno sostenendo privatamente.
Il presidio serve a far si che la Giunta Cota rispetti la pronuncia del TAR. E che inoltre ritiri la proposta dell’Assessorato alla sanità che intende far mettere a carico dei Comuni una certa quota per le prestazioni sopra citate, non indicandole più come LEA (Livelli Essenziali Assistenziali) ora a carico dell’ASL e disponibili per tutte le persone non autosufficienti indipendentemente dalla situazione econimica. Affidando una quota ai Comuni si potrebbero erogare i servizi solo alle persone con un basso ISEE familiare, cioè pochissimi.
Il presidio vuole attirare l’attenzione sui disagi che deve subire non solo chi non è autosufficiente, ma anche le famiglie di queste persone, a causa di lunghi tempi d’attesa e di un caos di fondo che rende difficile orientarsi e comprendere quali sono i propri diritti.
Quel che si vuole chiedere è una revisione delle priorità.