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Personale assunto illegittimamente: a rischio decine di posti in Regione Piemonte

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TORINO – Tanto per cambiare, al centro dello scandalo è la Regione Piemonte, la cui quasi totalità del Consiglio è indagata e nell’occhio del ciclone per la dissipazione di fondi pubblici a fini privati da parte dei consiglieri. Oggidì (e da tre giorni) decine di collaboratori presso l’istituzione regionale tremano poiché assunti in spregio di una sentenza della Corte costituzionale pubblicata proprio venerdì. Tale sentenza chiarisce una volta per tutte, eliminando un comma di dubbia interpretazione, il vero significato della legge sul personale che la Regione approvò in aprile 2011.

Lo Stato aveva imposto alcuni vincoli all’assunzione di personale esterno da parte dell’Ente regionale, vincoli che la legge dell’aprile 2011 derogava ampiamente (e illegittimamente). La disposizione statale impone di non superare il 50% della spesa sostenuta nell’anno 2009 per i contratti dei dipendenti esterni, sia in Giunta, sia in Consiglio regionale.

Palazzo Lascaris, recependo tale direttiva imponeva con la citata legge approvata dell’aprile 2011, alcune deroghe: e via di clarinetto, assumendo in virtù di una deroga più che discutibile (e ritenuta illegittima dal Giudice delle leggi) “personale negli uffici di diretta collaborazione con gli organi politici, gli uffici di comunicazione, il portavoce e le professionalità esterne a supporto degli organi di vertice della Giunta e del Consiglio”, eccetera eccetera… E’ più ampia la deroga, insomma, del divieto. Ora, se la sentenza dovesse essere interpretata nel senso più rigoroso tutte queste assunzioni dovrebbero essere riconosciute come illegittime e decadere del tutto, a partire dalla pubblicazione della sentenza.

Altre letture più accomodanti invocano una lettura morbida e “all’italiana” affinché vengano salvati la totalità o quantomeno il più possibile delle decine di posti in bilico. Non è la prima volta che accade che la Regione spanda per appalti e assunzioni in spregio alla volontà legislativa statale. Ha un bel dire Valerio Cattaneo, presidente dell’eccellentissimo ed indagatissimo Consiglio Regionale del Piemonte, che lo Stato ancora una volta si ingerisce pesantemente nelle questioni delle Regioni: pensate un po’ se non lo facesse… Per alcuni reazionari nazionalisti tra cui chi scrive non dovrebbero nemmeno esistere, pensate un po’, delle questioni prettamente “regionali”, né tantomeno quelle provinciali, ma questo è un altro discorso…

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Di Redazione Elzeviro.eu

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