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Too Good To Go: combattere lo spreco alimentare risparmiando

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Lo spreco di risorse e di cibo è una questione globale che, oltre a costituire una situazione infelice sul piano etico, rappresenta un problema per la disponibilità di risorse per il futuro. Too Good To Go è un’iniziativa che permette a tutti noi di contribuire ad arginare il problema.

Da un’idea di una startup statunitense nasce Too Good To Go, un’applicazione scaricabile gratuitamente sullo smartphone, che ci permette di contribuire alla lotta dello spreco alimentare. L’applicazione è attiva in Italia già da più di un anno e sono più di 6.500 le attività che hanno aderito, tra cui panetterie, pasticcerie, bar, negozi di alimentari freschi e supermercati.

“Troppo buono per essere gettato via”

Il cibo rimasto invenduto che a fine giornata verrebbe buttato via, viene riposto invece nelle “Magic Box” e rimesso in vendita ad un prezzo irrisorio – dai 2 ai 6 euro – ed è prenotabile tramite l’applicazione pagando con carta di credito. Muniti di sacchetti e contenitori da casa – per evitare ulteriori imballaggi – ci si reca al negozio e una volta sul posto sarà necessario semplicemente mostrare la conferma dallo smartphone al negoziante. Il regolamento prevede che non ci sia la possibilità di scegliere – la Magic Box è una sorpresa – e che gli alimenti siano venduti a un terzo del prezzo intero.

Vantaggioso sia per gli acquirenti che per gli esercenti

Too Good To Go è vantaggioso per l’ambiente e per la lotta allo spreco alimentare. Per chi compra perché risparmia, mentre per chi vende costituisce un discreto vantaggio economico, ma soprattutto un’ulteriore possibilità di essere raggiunti da nuovi clienti.  Per tutelare il consumatore che compra a scatola chiusa l’applicazione mette a disposizione un efficace sistema di recensioni e, qualora gli esercenti tentassero di fornire del cibo non appropriato, finirebbero per avere una vetrina di cattive recensioni.

Si stima che entro il 2050 ci saranno circa 9 miliardi di persone che vivono sulla Terra. Questo aumento della popolazione mondiale richiederà tre volte più risorse di quelle che usiamo attualmente.

Al momento circa l’80% di tutti i materiali vengono direttamente scartati dopo l’uso. È necessario quindi pensare e agire secondo un’alternativa circolare al tradizionale modello di produzione lineare “compra, usa, butta” e Too Good To Go ci offre la possibilità di agire in quest’ottica innovativa direttamente nella nostra quotidianità.

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Di Francesca Russo

Francesca, laureata in Comunicazione Interculturale, oggi studentessa al secondo anno magistrale in Area and Global Studies for International Cooperation presso l'Università degli Studi di Torino.

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