E` caos tamponi e green pass: milioni di cittadini lasciati a sé stessi
Da sempre un paese che si dice legale dovrebbe uniformarsi al principio base della certezza del diritto. E invece, grazie ad un governo di incapaci, sprovveduti e dilettanti che fanno dell’improvvisazione la base delle loro scellerate scelte, milioni di Italiani sono costretti a navigare a vista senza sapere neanche che cosa succederà loro il giorno dopo.
Non parliamo a caso, ma basandoci su precisi fatti concreti che ci fanno capire da chi siamo governati.
Una persona di nostra conoscenza, ma come lui altre decine, forse centinaia di migliaia di Italiani, vaccinato con due dosi, dopo aver contratto il Covid Omicron, praticamente quasi senza sintomi se non un lieve mal di gola durato tre giorni, si è vista arrivare la comunicazione da parte del Ministero della Sanità in cui gli si comunicava, in tono vagamente poliziesco, che il suo green passa sarebbe stato sospeso in seguito al tampone molecolare positivo. Lo stesso suo green pass, gli si comunicava, sarebbe stato riattivato automaticamente entro 24 ore dal tampone negativo.
Il nostro amico, dopo una positività di un paio di settimane accertata due volte da tampone molecolare, di cui il secondo a bassa carica, si è recato in farmacia a fare un tampone di verifica antigenico rapido. Dopo l’esito finalmente negativo all’ignaro cittadino è arrivato solerte l’autocode con cui scaricare il suo nuovo green pass. Con sua grande sorpresa, la persona ha scoperto che questo, assolutamente inutile, certificato aveva una durata di sole 48 ore, ovvero era una vera e propria presa per i fondelli. Dopo aver contattato il suo medico di base, questo gli ha comunicato che nel giro di poco tempo gli sarebbe arrivato il nuovo green pass con una validità prolungata.
Il problema, a questo punto non di secondaria importanza,
è che questo poveretto si è ritrovato all’improvviso nel caos più totale: con in mano un certificato di 48 ore e con, forse, il suo vecchio green pass tornato automaticamente valido nelle 24 ore e, tanto per complicare ancora di più una situazione di caos totale, forse, con un nuovo green pass che andrebbe a sovrapporsi a quello suo precedente.
La persona a questo punto ci ha chiesto giustamente come dovrà comportarsi nel caso, non poi così infrequente, in cui il nuovo green pass non gli venisse comunicato a causa della lentezza burocratica e dagli inevitabili problemi di un sistema che è stato introdotto da poco.
Perché allora in quel caso il suo vecchio green pass sarebbe veramente tornato valido? E, se tornato valido, allora quanto sarebbe durata la sua efficacia visto che la persona in questione avrebbe dovuto fare la terza dose a fine marzo?
A queste domande, assolutamente non banali, neanche noi siamo stati in grado di dare una risposta. Insomma, siamo al caos più totale generato da un governo che si diverte a distribuire come carte da gioco sul tavolo verde green pass su green pass che vanno a sovrapporsi l’uno sull’altro senza una logica che sia una. Per non parlare degli sfortunati che si erano fatti giustamente rilasciare un’esenzione dal vaccino a causa delle loro condizioni di salute.
In questo caso il documento rilasciato dal proprio medico di base, che fino a poco tempo fa era considerato valido, da qualche giorno, grazie ad un’aberrante circolare del Ministero della Sanità, usque tandem abutere Speranza patientiae nostrae…., non è più considerato valido.
In pratica, giusto per rendere la situazione ancora più ingarbugliata di quello che già non è
e per indispettire gli Italiani vittime di questo regime semi dittatoriale, da ora in poi ogni esenzione dovrà essere presentata in forma digitale ovvero con un QR Code. Come si possa passare in così poco tempo da una certificazione in forma scritta ad una in forma digitale la stragrande maggioranza dei medici di base non lo sa ancora. Quindi anche qui caos, incertezza del diritto e insicurezza di centinaia di migliaia di cittadini che non sanno più a che santo votarsi.
Gli esercizi pubblici, invece di protestare energicamente per la lesione grave e intollerabile del loro sacrosanto diritto di lavorare, impauriti e con le orecchie basse per paura di una chiusura vista come il peggiore degli incubi, si attengono quasi tutti alla linea dura e pura del nostro assolutamente poco amato Ministro della Salute che dovrebbe, se avesse ancora un briciolo di dignità personale, dimettersi e tornare alla sua vita privata.
A questo punto ci chiediamo quanti di questi gestori riusciranno ad arrivare indenni a quest’estate,
visto che dovranno rinunciare ad una marea di prenotazioni che erano state fatte basandosi su una legislazione che cambia ogni settimana in base ai capricci di un governo di incompetenti e dilettanti allo sbaraglio…e ci fermiamo qui per non dire altro perché il silenzio certe volte ha più efficacia di un urlo.