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Buone notizie per Trump: la Corte Suprema è repubblicana

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Il giudice repubblicano Amy Coney Barrett è stata confermata alla guida della Corte Suprema americana. Si tratta di un importante mossa sulla scacchiera statunitense, a pochi giorni dalle elezioni.

La nomina al senato della Barrett, con 52 voti favorevoli e 48 contrari, delinea un importante squilibrio all’interno della Corte Suprema. È infatti ormai netta la maggioranza: 6 a 3 per i repubblicani. Uno spostamento del genere a favore dei conservatori non si vedeva dagli anni 30. La nomina assume quindi una valenza importantissima dal punto di vista politico, poiché, in caso di ricorsi elettorali, la bilancia  penderebbe sicuramente a favore di Trump.

Un giudice al momento giusto

Il voto è stato definito da molti frettoloso, visto l’imminente arrivo delle delle elezioni (una settimana). A tal punto che perfino una senatrice del partito repubblicano (l’unica dei suoi a votare contro la nomina) ha avanzato delle perplessità. Guardando ai voti si nota infatti, un evento più che raro per gli Stati Uniti: la Barrett è il primo giudice a non ricevere nessun voto dal partito d’opposizione.

A questo va aggiunto che la nomina di Trump va contro le ultime volontà di chi ha preceduto la Barret. Ruth Bader Ginsburg infatti, la liberale paladina dei diritti delle donne, aveva chiesto di essere sostituita dopo le elezioni. Niente da fare, il voto è sopraggiunto immediatamente dopo la sua destituzione.

Chi è Amy Coney Barrett?

Il nuovo giudice della Corte Suprema è una conservatrice dai saldi principi, crede nella famiglia, è contraria all’interruzione di gravidanza e soprattutto difende saldamente i principi costituzionali. Cattolica, ha frequentato fin da piccolissima scuole cristiane superando ogni tappa con importanti riconoscimenti, massimo dei voti e summa cum laude.

Il suo amore per il diritto si vede sin dai primi anni di pratica, assistente di due pilastri della common law: Laurence Silberman e Antonin Scalia. Il primo insignito della Presidential Medal of Freedom (massima onorificenza civile in America) mentre il secondo è il più importante degli interpreti originalisti della Costituzione.

Amy è non solo evidentemente repubblicana, ma allineata alla maggior parte dell’agenda politica del Presidente Trump. Come giudice d’appello ha appoggiato la linea intransigente sull’immigrazione, ha criticato la legge federale che proibiva il possesso di armi a persone condannate per crimini non violenti e si è appellata nel 2012 contro l’Obamacare.

Trump ha assestato un destro ben piazzato ai democratici

La mossa di Trump è quasi uno scacco alla Re. Dimostra innanzitutto una compattezza del partito difficile da trovare altrove; molti senatori si erano schierati con i dem, eppure nel momento di necessità solo una gli ha voltato le spalle. Inoltre la Barrett è il terzo giudice che Trump nomina, prima di lui solo Regan era riuscito in un impresa di tale portata. Infine, la maggioranza alla Corte Suprema significa per i conservatori il controllo definitivo e duraturo dell’organismo giuridico più importante del Paese.

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Di Arianna

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