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Libero fa opposizione chiamando “terroni” i membri del Governo

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Quel linguaggio della Lega primigenia,

che aveva almeno il senso di attrarre i coppoloni della pianura padana in un’artefatta costruzione politica atta ad evidenziare gli sprechi Romani e del Sud Italia, esprimendo la – sacrosanta – voglia di federalismo, viene oggi usato nella prima pagina di un importante quotidiano nazionale.

Libero quotidiano,

infatti, fondato e diretto da Vittorio Feltri (direttore editoriale), non è nuovo a titoloni acchiappafessi. Bastardi islamici et similia sono infatti stati la fortuna del quotidiano.

Ora, se in chiave antigovernativa, il giornale se la prende con i Meridionali,

però, sfugge perfino la ratio di tale esternazione. Avrà forse qualche briciola di ragione la spalla di Cruciani a Radio24, quel David Parenzo che fa un’imitazione di un Feltri misantropo, arroccato nella sua Bergamo alta, impaurito dal mondo circostante e menefreghista, patrocinante la legittima difesa e sparare in faccia a chi penetra nella sua abitazione, nonché, almeno stando alle varie imitazioni del direttore, particolarmente affezionato alla bottiglia?

Altrimenti non si spiegherebbe

l’utilizzo di un linguaggio demenziale, che riporta alla mente tragiche divisioni – che in Italia si sperava fossero ormai definitivamente sopite – tra Settentrionali e Terroni.

Certo è che il giornale anti-tutto ha, ancora una volta, fatto la pipì fuori dal vaso, dando semplicemente una sponda al Governo con la sua volgarità insultante.

Tra l’altro anche la narrazione di un Salvini affossato nella sua azione politica a causa della provenienza geografica di molti membri dell’Esecituvo è totalmente assurda, constatata l’amplia mole di voti ottenuta dal Ministro dell’Interno al Sud  – ciò che potrebbe anche essere considerato assurdo, considerati i tremendi coretti inneggianti alla lava sui partenopei inscenati dal suddetto politico.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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