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Tutti insieme appassionatamente per il quarto posto

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COMMENTO AL CAMPIONATO

Sono almeno sei le squadre che possono lottare per il quarto posto. Il Milan non riesce ad approfittare dell’ennesimo passo falso della Lazio contro l’Atalanta e si fa irretire da un Bologna sull’orlo del baratro. La Roma dice grazie all’arbitro in versione Babbo Natale e si porta immeritatamente a casa i tre punti contro il Genoa. Il Sassuolo maramaldeggia contro il Frosinone così come la Samp a Parma mentre la Fiorentina vince il derby toscano contro l’Empoli. Toro sfortunato e mezzo turlupinato per un mancato rigore perde immeritatamente il derby contro la Juve. Inter e Napoli a fatica contro l’Udinese e il Cagliari.

Per una volta non parleremo delle prime tre perché di notorietà ne ricevono fin troppa dai media cortigiani di questi tempi. Tre squadre che continuano a ricevere favori su favori giusto per far capire dove continua a pendere la bilancia del potere mediatico sportivo nel nostro paese.

La lotta serrata per il quarto posto

Sul fronte quarto posto la lotta si fa dura e senza paura…ma forse sarebbe meglio dire con tanta…fin troppa paura, tra almeno sei squadre. La prima, il Milan continua ad andare a corrente alternata e forse ha anche la sfortuna di trovare sulla sua strada un Bologna inzaghiano con l’acqua alla gola che ha dato corpo e anima per non andare a fondo.

Tirano un sospirone di sollievo le altre, in primis la Lazietta degli ultimi mesi capace di andare a Bergamo e di raccogliere il pallone da dentro la propria rete dopo appena un minuto e spiccioli dal fischio iniziale. Cose già viste con una difesa a dir poco imbarazzante in cui non può fare molto neanche un campione come Acerbi perché da una parte il solito Wallace e dall’altra l’ormai spremuto Radu non danno e non potranno mai dare un giusto apporto in termini di tecnica e concentrazione mentale.

Rimane sempre vivo il buco anzi la voragine nell’ala destra ma mettiamoci dentro anche quella sinistra dove non può bastare la voglia e la rabbia di Lulic che non è mai stato un fulmine di tecnica né la buona volontà di un Durmisi e di un Lukaku adatti forse a palcoscenici meno prestigiosi rispetto alla serie A.

I limiti delle romane

A proposito di vuoti rimane il buco in attacco dove a tutt’oggi il povero Immobile non ha un degno sostituto o affiancatore escludendo l’altrettanto povero di…tecnica Caicedo forte fisicamente ma miope come una talpa quando si tratta di mettere il pallone dentro la maledetta rete avversaria. Se a questo aggiungiamo la nullità di Sms e di Luis Alberto che arrancano in campo alla ricerca di non si sa bene cosa e la contemporanea assenza dell’ormai già anziano Leiva non sostituito degnamente dall’ennesimo acquisto sotto costo dell’ormai spento Badelj il quadro del fallimento laziale è sotto gli occhi di tutti.

A voglia a chiedere ad alta voce gli innesti giusti a gennaio perché tanto il duo Tare e Lotito, state tranquilli,  si sono già messi d’accordo per dare la colpa di tutto a Simone Inzaghi come è sempre successo con i suoi predecessori..il problema non è nella Ferrari (sob!) ma casomai in chi la guida (sob! sob!). E poi cosa dovrebbe acquistare la Lazio!? Con le compere sballate di questa estate bisognerebbe rifare tutto da capo perché almeno metà o forse qualcosa di più dell’organico della Lazio non solo non è degno della quarta pizza ma neanche della quinta, sesta e settima e… forse farebbe fatica a rimanere pure a metà classifica.

In altre zone della classifica

La Roma, che l’organico se non altro ce l’ha, ha…anche i giusti santi in cielo che le permettono di vincere anche quando meriterebbe la sconfitta ma questo è un altro discorso che non ha niente a che vedere con il calcio giocato ma piuttosto con una classe arbitrale che il Var lo usa e…lo guarda a discrezione. L’Atalanta è forse la squadra che meriterebbe di più la Champion’s quadrata e veloce e con quella rabbia agonistica che…latita nella squadra di…Lotito.

FiorentinaToro e mettiamoci dentro anche la Sampdoria continuano a navigare non sempre per colpe loro nel mare magnum di mezzo mentre il Sassuolo come sempre negli ultimi anni, prova a sognare almeno l’Europa League. Sul fronte salvezza male il Frosinone che così come è assemblato farebbe fatica pure in serie B e benino il Chievo che continua nella sua marcia non inarrestabile ma continua di un punto per volta e come le lumache alla fine potrebbe andare anche lontano.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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