Come già ho sottolineato, il coprifuoco persiste, nonostante voci autorevoli come quella della dottoressa Viola, dell’università di Padova, abbiano spiegato magistralmente che esso non ha ragioni medico-scientifiche, ma serve unicamente a rimodellare il comportamento degli italiani.
di Diego Fusaro
Insomma, il coprifuoco è il luogo in cui forse meglio emerge come, dietro il discorso medico scientifico di ordine preventivo, si nasconda il logo socio-politico di carattere autoritario: il nuovo capitalismo terapeutico si fonda, come sappiamo, sull’ideologia medico-scientifica, da distinguersi attentamente dalla scienza in senso proprio.
Impiega argomenti medici e scientifici per giustificare la riplasmazione dell’economia per colossi senza frontiere, della società riplebeizzata grazie agli abominevoli lockdown e della politica spogliata di ogni residuale forma di democrazia.
Ebbene, se esistesse una opposizione degna di questo nome, allora la dovremmo ora vedere battagliare con fervore per la soppressione del coprifuoco e per il ritorno alla libertà sequestrata dai gendarmi del nuovo Leviatano sanitario.
E invece ci troviamo con il massimo della opposizione
rappresentato ridicolmente dalla Lega di Salvini che chiede lo spostamento del coprifuoco dalle 22 alle 23: non, si badi, la soppressione del coprifuoco, bensì il suo spostamento di un’ora. Una battaglia davvero ambiziosa, non c’è che dire.
La verità, come non mi stanco di ribadire, è che ad oggi manca completamente in Italia una vera opposizione: le due forze che, bene o male, incarnavano precedentemente il senso dell’opposizione, vale a dire la Lega e il 5 Stelle uniti nel governo giallo-verde, sono stati già da tempo neutralizzati e ridefiniti come stampelle dell’ordine che pure avevano provato variamente a contrastare.
Tanto la Lega di Salvini quanto il 5 Stelle di Grillo
infatti, sono ormai del tutto organici al blocco dominante centrato sui dogmi della globalizzazione mercatista, dell’europeismo della BCE, del Leviatano terapeutico. Insomma, anche grazie all’arrivo di Mario Draghi, l’unto dei mercati, è stata scardinata l’idea stessa di una opposizione al potere dominante.
Sarà davvero tragicomico assistere alle celebrazioni del 25 aprile in lockdown e con il coprifuoco: gli stessi che, con parole roboanti, condanneranno l’autoritarismo che fu, lavorano ogni giorno per far durare il nuovo autoritarismo del dispotismo terapeutico, celebrato come salvifico al cospetto di una emergenza che in molti vogliono sia infinita.
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