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Grillo come un re in Piazza Castello

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La “modesta” folla secondo i giornali
TORINO- Quello che i sondaggi sembrano non raccontare, ciò che i giornali sembrano aver lasciato nel cassetto, si palesa invece all’occhio con un’energia inaudita. 
Elettori e non, d’accordo o meno, Grillo e la fiumana di gente che attira saltano all’occhio, rappresentando l’unico movimento politico esistente in grado di suscitare entusiasmo su un così alto numero di persone. 
Neanche la Lega Nord dei primi tempi era arrivata a lambire così il fervore della popolazione; il Movimento Cinque Stelle è un fenomeno da analizzare in maniera molto approfondita, ben di più delle sintetiche e pilotate analisi dei media italiani ed esteri. 
Ieri Beppe Grillo era a Torino e noi eravamo in Piazza Castello ad ascoltarlo. 
Tutti gli articoli dei giornali odierni omettono i numeri, ma la Piazza era completamente piena, parliamo di ben più di 50.000 persone, Renzi era riuscito a racimolare circa 4mila persone al Palaisozaki qualche mese fa, tanto per dare una cifra alla portata del tour cinque stelle. 
Lo tsunami di Grillo si è schiantato su Torino alle 4 del pomeriggio con la sua classica parlantina urlante, minacciosa e a tratti anche sboccata, ma ad ogni periodo di frase concluso seguiva un lungo scrosciare d’applausi, stupefacente per la sua spontaneità. 
Da Gargamella allo psiconano, passando per il padre Merrill Monti e Piercasinando, il comico genovese non risparmia nessuno come è consuetudine, vuole ridiscutere l’Europa in ogni suo punto e desidera ridar lustro alla piccola industria italiana devastata dai colossi delle multinazionali straniere.
Da notare verso la fine il simpatico siparietto tra Grillo ed uno “sfortunato” reporter del TgCom, beccato a riprendere solo il genovese, omettendo l’inquadrature della piazza gremita. L’operatore è stato preso di spalle da un grillino perché mostrasse alla Tv la folla oceanica. 
A distanza di una settimana dalle elezioni i seggi tremano di fronte ad un simile tsunami.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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