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Il governissimo, il mercato e l’intruso

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Elezioni terminate, gli italiani hanno espresso le loro preferenze definitive. Ciò tuttavia infastidisce non pochi, Pd e Pdl in primis, i media ed il mercato globale in secundis. 

Il fatto che i risultati delle elezioni abbiano scatenato un putiferio borsistico e bancario, ci fa dedurre una sola cosa: il voto del popolo italiano è messo sotto ricatto da poteri fortissimi. La libertà di voto viene meno quando il mercato irreale viene preso d’assalto al minimo sentore di anti europeismo, nonostante il popolo abbia pieno diritto di intervenire sostenendo la via della revisione degli accordi europei presi unilateralmente.
La via e’ comunque segnata, l’inciucio Pd Pdl e’ dietro l’angolo, pronto a riconfermare quanto detto da Grillo in campagna elettorale, ovvero che i due partiti sono l’uno lo specchio dell’altro.
La governabilità del paese non dipende dall’ostruzionismo grillino, bensì dalla volontà dei partiti paleolitici di accettare le riforme legittime richieste dal primo partito del paese, quali per esempio l’abolizione dei finanziamenti pubblici ai partiti e alle testate giornalistiche e la riduzione drastica del numero dei parlamentari, oltre che un bel referendum che sancisca la sacra volontà del popolo rispetto alla permanenza nell’area euro, cappio al collo del nostro paese, che ne sta strozzando la sovranità e l’economia.
Gabriele Tebaldi

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Di Redazione Elzeviro.eu

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