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Le ingerenze dei crauti

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INGERENZE – Ieri Napolitano avrebbe dovuto incontrarsi con il papabile prossimo cancelliere del IV Reich (quello di egemonia economica in seno all’Ue), tuttavia un colpo di reni gli ha fatto cambiare idea ed annullare l’incontro. Il signor Steinbrueck aveva detto di deplorare il voto (democratico) degli italiani, e di essere inorridito per la vittoria in Italia di due clown. C’è da rilevare come ormai abbiano stufato le inveterate ingerenze tedesche nella politica italiana (tutte collegate ai loro tornaconti, ovviamente), come pure quella del socialista Martin Schultz, che, da Presidente del Parlamento europeo ha implorato gli italiani di non votare Berlusconi.

STEINBRUK E SCHULZ – Napolitano non se l’è sentita di incontrare Steinbruk subito dopo che questi ha apostrofato come clown il 60% dell’elettorato passivo del paese e per estensione anche quello attivo, salvando solo il Pd che, guarda caso, milita nello stesso gruppo europeo del suo partito. Evidentemente Schulz non è adatto a ricoprire una carica, nonostante i 387 voti a favore della sua elezione, che dovrebbe sintetizzare imparzialità ed essere lontana anni luce dall’ingerenza nella politica dei singoli paesi. Ma dalla falsa, presunta e sbandierata superiorità morale della sinistra europea forse persino la sinistra italiana ha ancora qualcosa da imparare. E’ chiaro che Napolitano, nello stesso giorno in cui vengono sbandierate alla stampa le dichiarazioni dello Steinbrueck non può andare a prendere con quest’ultimo té e pasticcini. Non un atto di orgoglio nazionale dunque da parte del Capo dello Stato, ma di mera dignità personale.

L’INCONTRO COL PRESIDENTE TEDESCO – «Non c’é un’Italia allo sbando. Esiste un governo che resta in carica. Non c’é rischio di un contagio perché, per contagiare, uno deve avere una malattia». Queste le dichiarazioni odierne di Giorgio Napolitano nel corso della conferenza stampa a Berlino, al termine dell’incontro con il presidente della Repubblica federale di Germania, Joachim Gauck.  «Il governo Monti rappresenterà l’Italia al Consiglio europeo di metà marzo – ha precisato Napolitano – prendendosi tutte le responsabilità necessarie in continuità con la sua politica e consultando le forze politiche uscite dal voto». 
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Di Redazione Elzeviro.eu

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