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La fantastica alleanza tra Grillo ed il suo bersaglio numero uno, quel Berlusconi, altrimenti detto nano malefico dal citato comipolitico, sarebbe forse l’unica forma di governo che non ci porterebbe ad elezioni anticipate nel giro di un anno al massimo.
Il Pd con Sel metterà la patrimoniale, ritoccherà le pensioni, rimodellerà la riforma Fornero fino a snaturarla e tutto ciò dilaterà la spesa pubblica a dismisura. Se tuttavia il Pd dovesse seguitare ad ammiccare a Mario Monti, titolare di un discreto 10% stando ai sondaggi, quest’ultimo potrà entrare nel governo a scapito di Vendola, e allora la musica cambierebbe: nessun condono, nessun rimodellamento delle pensioni, nessuna patrimoniale.
Tuttavia Sinistra ecologia e libertà, da partecipante scomodo della coalizione di centrosinistra si vedrebbe costretta a cedere alle reiterate lusinghe ed andare in alleanza con la lista bolscevica del terzo ed imparziale magistrato in aspettativa: quel dottor Ingroia che nelle sue liste ricandida i veterani della falce e martello (Diliberto e Ferrero), nonché i divorati dagli scandali (Di Pietro e l’annessa cricca del congiuntivo)
Ecco che allora l’alternativa appare solo quella fantascientifica alleanza di cui sopra, che potrebbe, sondaggi alla mano, arrivare a coprire il 40% dell’elettorato nazionale.
