Fassino visto dalle femministe |
Il Sindaco di Torino Fassino è come sempre in balia degli eventi, posto tra due fuochi, il Pd e il circolo Cerea, tentenna e non dà l’idea di aver assunto una posizione netta.
La diatriba sorge da un esplicito articolo dello Statuto della Reale Società Canottieri Cerea, fondata nel 1863 e sita in Viale Virgilio 61.
In tale articolo viene posto il divieto alle persone di sesso femminile di poter accedere ai locali del Circolo. Una simile usanza ha scatenato le ire del consigliere del Pd Marta Levi, assessore alle Pari Opportunità, la quale si è prodigata richiedendo al Sindaco l’imposizione di un cambio di Statuto da parte del Circolo.
Peccato che il numero uno del Cerea, Renato Valpreda, così come aveva fatto il suo predecessore, abbia motivato con lettera l’impossibilità di cambiare lo Statuto, almeno in questo momento, perché “per aprire il circolo alle donne dovremmo riallestire completamente gli spazi, creare nuovi spogliatoi, e francamente i fondi per affrontare queste spese non ci sono“.
Dunque non ci troviamo di fronte ad una comunità chiusa nel proprio guscio e che vive secondo usanze medioevali, il Circolo è invece ben inserito nell’attuale realtà torinese, perché soffre la crisi come tutti.
Peccato che certe vetero femministe illuse ed ottuse non vogliano più sentire alcuna ragione quando viene intaccato l’orgoglio di donna.
In mezzo ai due contendenti si trova Fassino, un Sindaco che fa dell’immobilismo una caratteristica peculiare, che sembra aver servilmente ascoltato il consigliere Levi, senza però attuare la richiesta della stessa con troppa convinzione.
In attesa di una presa di posizione più netta da parte del Sindaco, ricordiamo all’assessore Marta Levi che a Torino esistono almeno una decina di circoli sportivi dedicati all’attività sul fiume, nei quali l’iscrizione per le donne è fattibilissima.