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L’Unione Europea riposa su 30 cadaveri: l’ennesima strage della globalizzazione

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Sono sempre loro le prime vittime di una globalizzazione spietata. I più disperati, gli ultimi tra gli ultimi. Coloro che abbandonano casa e famiglia non per cercare la gloria, ma per una vita semplice e dignitosa. La globalizzazione ha ucciso altre 30 persone, in fuga su un barcone che ne trasportava addirittura 590. Immaginiamo dunque la condizione disperata di questi migranti morti, così si evince dalle dichiarazioni della Marina Militare, per asfissia causata dalla carenza di spazio.

Ecco come ti riduce la globalizzazione, il capitalismo d’assalto e la finanza spregiudicata di multinazionali senza bandiera: guerre, carestie e povertà. Il mondo delle lobbies perbeniste pronte a difendere sacri valori morali si volta dall’altra parte quando le vittime sono gli ultimi tra gli ultimi. La nostra Marina si sta muovendo egregiamente tra le acque del Meditarraneo e l’operazione “Mare Nostrum” nel solo 2014 ha recuperato ben 61.585 migranti (già superata la cifra dell’anno record 2011), un orgoglio per un Paese che spesso viene ingiustamente tacciato di razzismo. Eppure la generosità italiana non trova un aiuto forte nell’Unione Europea, divenuta a tutti gli effetti una macchina burocratica senz’anima pronta solo ad elaborare numeri su numeri per far quadrare i conti e perché no favorire l’espansione costante delle multinazionali. Le stesse che ritroviamo a rivendere armi sulle coste africane, pronte dunque a lucrare senza scrupoli sulla disperazione altrui. Un disegno più e più volte collaudato, cui purtroppo ci siamo resi partecipi anche noi come Stato nella fallimentare operazione libica.

Un’operazione militare che ha lasciato un paese nel caos più completo, andando ovviamente a gonfiare i già copiosi portafogli delle aziende petrolifere francesi e americane.

L’Ue si è mossa con la solita solerzia quest’oggi per indagare sui presunti aiuti di Stato concessi ad Alitalia, sulla questione migranti invece Bruxelles sprofonda in un silenzio che ha dell’imbarazzante. Intanto la città di Pozzallo è in emergenza: il sindaco sostiene che non ci sia più posto dove mettere i cadaveri. Una situazione pietosa che va contro le più basilari idee di dignità umana.

Eppure è questo il progetto che sta dietro al sistema globalizzante: creare anonimi schiavi senza identità e patria, pronti solo a seguire il flusso del capitale. Un flusso ben manovrato dagli alti centri di comando.

L’Italia sta facendo il 100% e ancora di più per impedire questa vergognosa strage, l’Unione Europea d’altra parte preferisce indagare su Alitalia.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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