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La coalizione del Centro-destra

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Nel 2008 sfiorava il 40%. Ora ( grazie soprattutto a Fini) è un’armata Brancaleone che si sgambetta a vicenda per rosicchiarsi voti che non portano da nessuna parte. Se non vogliono stare alla finestra alle prossime elezioni politiche per guardare il duello tra Grillo e Renzi devono mettere la testa a partito e ritornare nella casa madre (come molto probabilmente faranno).

Follini abbandonò Berlusconi nel 2006 (ma nessuno se ne accorse); Casini nel 2008 (ma da 43 parlamentari passò a 8 deputati e a 2 senatori) ; Fini ruppe brutalmente nel 2010 (ma pur non dimettendosi da Presidente della Camera sfasciò il PDL ed An) e Meloni, Crosetto e La Russa fondarono FDI nel 2012, 6 mesi prima della chiamata alle urne. Il risultato fu che solo grazie a Berlusconi il centro-destra stette in piedi seppur non ebbe più il ruolo politico determinante che fino ad allora aveva detenuto.

Grillo
straripò, Bersani non riuscì a smacchiare il giaguaro, Fini uscì dal parlamento, Casini ci rimase come miglior perdente e Monti fece un bel flop. Ad ottobre 2013 ci fu un’altra spaccatura: Alfano guidò i dissidenti per non lasciare il governo Letta (che Berlusconi voleva far cadere) e nacque il NCD, al quale si accodò l’UDC di Casini. Il risultato è che si trovano allo sbaraglio in cerca di consensi, mentre la gente nei loro riguardi prova indifferenza, e in certi casi addirittura disprezzo: lo scudo crociato campeggia di nuovo sul simbolo elettorale.

Grillo sbraita a squarciagola nelle piazze, Renzi alza i toni, quasi come se giocassero a chi grida più forte. La verità è che mancano principi, valori ed idee. Manca il lavoro e mancano i soldi nelle tasche dei cittadini onesti. Questa gentucola dovrebbe pagarli a suon di quattrini i nostri voti, non chiedercerli per poi usarli a loro piacimento per far ciò che ci nuoce.

Andreotti ha dominato la politica Italiana per 50 anni non perché fosse limpido, onesto ed integro, ma perché aveva la pratica del potere sulla punta delle dita. Non ha mai fatto una legge, parlava senza esondare e senza eccessi di alcun genere. Ha vissuto 94 anni ed è uscito indenne da un processo di eccezionale gravità (durato 11 anni). Nervi d’acciaio e perfetto equilibrio… Pace all’anima sua.

Giuseppe Franchi Naa 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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