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NOTA A MARGINE DEL COMIZIO 5 STELLE DI TORINO.
La battuta di Grillo sul cane di Berlusconi, Dudù, non è andata giù a molti, animalisti e non. C’è chi pensa che si possa scherzare sempre e su tutto, c’è chi invece pensa che i diritti degli animali siano in questo periodo particolarmente bistrattati, tanto da non poter sopportare che un personaggio già candidato premier ed alla guida del secondo maggior partito italiano scherzi così sulla vivisezione. Grillo aveva infatti detto che il cane di Berlusconi e della sua compagna Francesca Pascale «deve essere affidato alla vivisezione». Erano montate le proteste di animalisti, parlamentari azzurri e soprattutto della Pascale.
Polito, già conosciuto in quanto vivace consigliere comunale di San Mauro Torinese per molti anni, ha voluto però fare di più: si è recato nella tana del lupo, andando a sfidare una piazza stracolma per esprimere a tutti il suo dissenso, sfoggiando un cartello con su scritto: “Grullo! Viviseziona il mio cane…e anche me! Macellaio! Firmato, Polito, il Camerata“. Molto coraggioso, e anche un tantino fortunato: Polito se l’è cavata infatti con 5 giorni di prognosi.
Dopo essersi infatti avvicinato al leader del Movimento 5 Stelle per consegnare il cartello di cui sopra, Polito ha ricevuto pugni, calci e spintoni. Alla fine, con un abile gesto atletico è riuscito a correre dietro al camper di Grillo e a intercettare il capo del movimento, consegnandogli il cartello.
La serata per Polito, che pur non essendo più un ragazzino ha dimostrato di sapere il fatto suo, è finita al pronto soccorso dell’ospedale Molinette di Torino, dove, tra nausea e dolori, ha ricevuto la prognosi di cinque giorni. A seguire il verbale di rito presso la Digos.
