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Morire o non sopravvivere?

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Quando il 30% in più dei tumori vanno a colpire le persone che si trovano intorno allo stabilimento e naturalmente i lavoratori di una grande industria, la più grande d’Europa nel settore siderurgico, essa stessa  che con il suo indotto copre il 75% del fabbisogno di una grande città d?Italia perché questa industria è sporca e fuori norma, il magistrato fa applicare la legge. Solo questo. E ne dispone la chiusura. Il forno, però, è ancora acceso, e con esso le flebili speranze dei lavoratori dell?Ilva che vorrebbero tornare a lavorare. Anche quelli che hanno avuto lutti in famiglia. Loro hanno scelto. Sopravvivere finché si può, con il rischio altissimo di contrarre una malattia mortale nel breve o nel lungo periodo.

Dilemma morale più che giuridico: giuridicamente la risposta è una, la chiusura. Anche se lo Stato avrebbe i poteri per evitare la chiusura stessa: si tratta della statalizzazione di un impianto che fa capo ad un?azienda della quale i dirigenti sono dei farabutti, arrestati e non adeguatamente falcidiati dalla pubblica piazza. Ma chi dovrebbe essere falcidiato più di ogni altro è il sistema politico tarantino e pugliese e per estensione nazionale, che per anni ha chiuso un occhio o entrambi: un accordo di qua, un favore di là, fino ad arrivare alla situazione odierna.

Il governo impugna dinanzi alla Corte costituzionale una sentenza. Ma siccome non è un governo facente (direttamente) capo al solito B., ecco che la stampa e la sinistra non fanno ““. A noi non resta che pregare per questa povera gente, e che possa tornare a lavorare, perché questa è la sua scelta coraggiosa. Forse l?unica possibile nella loro situazione. Ma non si può risolvere questo scempio ecologico alla solita maniera. All?italiana.

Da rilevare ieri che in quel territorio ferito, al largo di Taranto, una nave battente bandiera turca si è sciacquata il serbatoio in mare. Le operazioni di bonifica per la susseguente macchia di petrolio sono in corso. La politica estera italiana avrebbe dovuto reagire, caro il ministro Terzi, ma così non è stato.

Freddie

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Di Redazione Elzeviro.eu

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