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Gli ebrei contro il deputato M5S…ma forse non aveva tutti i torti

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Sulla gogna pubblica mediatica di oggi c’è finito il deputato del Movimento 5 Stelle Manlio Di Stefano, il quale i avrebbe chiesto al Ministro Josefa Idem di esprimere “solidarietà al popolo palestinese”.

Non l’avesse mai fatto! La reazione è stata immediata e universale da parte di tutti, tutti ovviamente contro il deputato grillino, pronti a difendere a spada tratta il popolo ebraico, che si sa, in questo Paese, come in molti altri, gode di un alone di protezione, ancora retaggio delle vittime, quelle si, dell’eccidio tedesco.

L’aver subito quell’assurda persecuzione ha così consegnato agli israeliani non la Terra Promessa, quella è ancora da conquistare, ma una posizione di totale invulnerabilità dagli attacchi mediatici, sempre pronti a far risorgere il neonazismo dove non c’è e sempre solerti nell’evidenziare qualsiasi malefatta palestinese ai danni del popolo ebraico.

Così il cittadino Di Stefano ha interpellato il Ministro per le pari opportunità, dello sport e delle politiche giovanili: ” il 5 giugno è una data particolare perché è la data in cui Israele attaccò e occupò la Cisgiordania, Gaza, le alture del Golan e parte del Sinai. Quindi rappresenta una giornata di conquista per Israele e probabilmente l’inizio della sofferenza per molte altre persone. Gli israeliani stanno praticando discriminazione e violenza anche in ambito sportivo perché si stanno distruggendo stadi, stanno facendo ostruzionismo agli eventi che prendono in considerazione il lato palestinese“.

Come ci si sarebbe potuti aspettare è intervenuto prontamente il portavoce della comunità ebraica di Roma Fabio Perugia, che ha accusato il deputato grillino di aver distorto la storia della guerra dei sei giorni e di aver effettuato un “goffo tentativo di boicottaggio d’Israele“. In seguito il portavoce ebraico ha effettuato un’inutile quanto ideologica digressione su presunti fenomeni di antisemitismo presenti sul web (come se anche la sola critica nei confronti della politica israeliana fosse sintomo di razzismo…).

Checché ne dica Perugia con la complicità del mondo dell’informazione italiana, fu proprio Israele a far scatenare le ostilità tra il 4 ed il 5 giugno del 1967 contro il fronte creato dalla Repubblica Araba Unita, Siria, Giordania e Iraq; offensiva scaturita, questo c’è da dire, dallo schieramento di truppe da parte di Nasser lungo il confine israeliano (anche se tale decisione era derivata da false notizie ricevute dall’Unione Sovietica).

In ogni caso così iniziò quella che era un’offensiva israeliana a tutti gli effetti e i cui risultati si possono “ammirare” ancor oggi.

Stranamente Fabio Perugia ha omesso di difendere l’operato della sua patria in merito alle azioni di discriminazione sportiva denunciate dal grillino, che rappresentavano evidentemente il tema centrale del suo intervento (ecco spiegato il perché fosse indirizzato al ministro Idem); su queste nefandezze la comunità ebraica rimane nel più assoluto silenzio, e con loro centinaia di fogli di inutili giornali.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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