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Numeri a confronto

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Il presidente USA percepisce 400mila dollari all’anno (+ 50mila di spese ) e va in pensione con 160mila dollari l’anno; da noi, barbieri e commessi della camera ( con la 3° media) guadagnano 163mila euro l’anno e vanno in pensione con 9300 euro lordi al mese. Il Quirinale (1200 camere ) costa agli Italiani 236 milioni di euro l’anno, dove sta la Merkel costa 20 milioni. Negli Usa la pressione fiscale è del 24%, da noi si dice il 45%, ma in realtà è oltre il 54%.

Le “auto blu” in USA sono 73mila, in Inghilterra e Francia 60mila, in Italia 627mila . Sbalorditiva è la spesa per la carta: se ne vanno 10milioni per stampare gli atti parlamentari e più di 1 milione e mezzo viene speso per pagare l’affitto di un edificio all’Inail che li possa custodire. E tutto ciò accade nell’era dei computers, per i quali si spendono circa 12 milioni all’anno.

Senza dimenticare gli stipendi per i due dipendenti che provvedono manualmente allo stampaggio ed alle fotocopie, la ciliegina sulla torta arriva dalla carta igenica. Solo per la Camera si spendono 1milione e mezzo di euro. Pazzesco. 2400 euro a deputato, il doppio di uno stipendio mensile medio. Sarebbe ora che gli onorevoli se la portassero da casa, oppure che venisse loro decurtata dall’indennità. Gli 800 miliardi di spesa pubblica, in parte sono dovuti anche a questi sprechi, che nessuno provvede ad eliminare.

Non è necessario essere economisti per sapere dove “tagliare”. La spending review voluta da Monti è stata una presa in giro, una spolveratina e niente più: hanno una bella faccia tosta a pubblicare questi dati: credono proprio che il popolo sia cretino?

Giuseppe Franchi

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Di Redazione Elzeviro.eu

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