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Tsipras, “il contagioso”, vuole i soldi dei danni nazisti

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Se i premier fossero come le figurine dei calciatori e si potessero scambiare non avremmo dubbi sulla prossima mossa: scambiare Renzi con Tsipras. Levare di torno questa figura che si dice “nuova” e combattiva, ma che in realtà in un anno di governo non ha fatto che calpestare le orme dei suoi stantii predecessori.

Noi vogliamo invece una persona con gli attributi, una persona come Tsipras, che nel momento storico in cui il suo paese sta affondando nel debito pubblico (oltre il 180% del Pil) ha il coraggio di richiedere indietro i soldi che la Germania nazista tolse alla Grecia durante la Seconda Guerra Mondiale.

La legittima richiesta di Tsipras

Secca e immediata è stata la risposta del ministro dell’Economia tedesco Sigmar Gabriel che così si è espresso: “La probabilità (che la Germania saldi il debito di guerra) è pari a zero. Non esistono fondamenti giuridici“.

Sappiamo però che questi “fondamenti giuridici” hanno spesso un carattere politico, dato che il debito di cui parla Tsipras fu condonato per permettere alla Germania di affrontare il dispendioso processo di unificazione dopo la caduta del Muro di Berlino. La stessa sorte non toccò invece al Giappone che si impegnò invece a restituire la bellezza di 1 bilione e 30 miliardi di yen, per una guerra voluta principalmente dagli americani. Guardando la storia più recente l’Iraq si è impegnato a risarcire per oltre 350 miliardi di dollari americani il Kuwait dopo la prima Guerra del Golfo.

La Germania deve pagare i danni di guerra

Ma sappiamo che certi Stati godono di una totale impunità e probabilmente la Germania ha mercanteggiato il proprio debito in cambio di un totale asservimento verso chi detiene il maggior peso economico nelle organizzazioni internazionali, che per l’appunto hanno il potere giuridico di obbligare al risarcimento danni.

Tsipras ha così mostrato il suo coraggio e la sua audacia, nel frattempo noi italiani, così mal rappresentanti, continuiamo a farci tirare schiaffi dalla Merkel e da Hollande che hanno palesemente bypassato Federica Mogherini nel faccia a faccia organizzato con Vladimir Putin sulla questione ucraina.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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