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I tassisti contro Fassino

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#iostocoitaxisti

 

Continua la diatriba tra i tassisti torinesi e la multinazionale californiana UberPop che da qualche mese esercita l’attività di trasporto persone in maniera abusiva nel capoluogo sabaudo. Adesso i tassisti sono arrivati al limite della sopportazione e vogliono “trovare sul tavolo un’ordinanza che vieti il servizio UberPop“. Domani è previsto un incontro con il sindaco Fassino che finora non ha saputo prendere una posizione netta e decisa contro l’abusivismo e la concorrenza sleale degli americani.

Il solo consigliere Maurizio Marrone si è prodigato in Sala Rossa per difendere lo status dei tassisti promuovendo la mozione UBER GO HOME, che però ha portato come risultato solo cinque sanzioni nei confronti dei lavoratori di UberPop. Il problema sorge ora però, dato che l’Authority nazionale sui trasporti con sede a Torino hA intenzione di convocare i californiani come soggetto da audire sul futuro ddl concorrenza del Governo. In sostanza il governo Renzi vuole regolarizzare la sleale concorrenza di questa multinazionale americana fregandosene delle disastrose conseguenze che ciò porterebbe sulle aziende italiane di trasporti.

In un momento di crisi economica questo rappresenta uno schiaffo al buon senso e la solita genuflessione nei confronti dell’imperialismo economico made in Usa. I tassisti hanno già annunciato uno sciopero di 24 ore per il 17 febbraio e nel frattempo promettono di dare battaglia sul web con la diffusione di selfie con l’hashtag #iostocoitaxisti. All’iniziativa hanno già aderito personaggi noti come Vittorio Feltri, Paolo Maldini e Biagio Antonacci.  

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Di Redazione Elzeviro.eu

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