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Borghezio su Kyenge: “Scelta del cazzo”

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E’ abitudine del mondo dell’informazione italiana estrapolare le dichiarazioni di qualche personalità da un contesto sensato e inserirle poi in uno illogico e fomentatore di disgusto.

Così il blog dagospia.com, piattaforma d’informazione gestita dal giornalista Roberto D’Agostino, ha oggi riportato una notizia riguardo alle recenti esternazioni fatte dall’eurodeputato leghista Mario Borghezio. Data la nota propensione del popolo italiano a scandalizzarsi per qualsiasi frase o riferimento al razzismo, il blog ha costruito un articolo ad hoc mescolando a casaccio informazioni che tra loro non hanno la benché minima connessione.

L’autore dell’articolo, anonimo, ha costruito ad arte un puzzle di due “editoriali” usciti rispettivamente sul Corriere della Sera e su Repubblica.  Il primo parte dunque dalle parole espresse dal Burghés riguardo alla nomina a Ministro dell’Integrazione di Cecile Kyenge: “E’ una scelta del cazzo, un elogio all’incompetenza. Mi sembra una casalinga”, così si è espresso Borghezio.

Certo l’esponente del carroccio non ha l’abitudine ad usare un linguaggio politically correct, e questo ormai dobbiamo aspettarcelo, tuttavia nella frase non è contenuta nessuna offesa a carattere razziale diretta contro la Kyenge; sembrerebbe ben più sensato credere che Borghezio si sia scagliato contro la scelta quasi “casuale” dei ministri ( come abbiamo già scritto noi su http://elzeviro.net/2013/04/29/ministeri-a-casaccio-e-boldrini-appagata/).

L’articolo estrapolato da Repubblica tratta invece di alcune frasi, queste sì, offensive e razziste comparse su una pagina di Facebook, tale Movimento nazional socialista dei lavoratori. Certo sia il giornalista di Repubblica che l’anonimo di dagospia non sanno o fanno finta di non conoscere la realtà che circola sui social network: pagine come “10, 100, 1000 Raciti” e “Solidarietà a Luigi Preiti” sono molto seguite su Facebook, ma non hanno d’altra parte attirato l’attenzione di nessun giornalista (nonostante la gravità dell’offesa sia comparabile).

Repubblica come spesso accade sa tirar l’acqua al proprio mulino e dare ai suoi lettori quello che desiderano, ovvero una rappresentazione della realtà in cui pochi buoni paladini del popolo (stranamente tutti ultra stipendiati) danno un’eroica caccia al resto del mondo, composto da esseri brutti cattivi ma soprattutto razzisti.

Il premio del cantastorie di oggi va diviso tra Ezio Mauro e Roberto D’Agostino!

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Di Redazione Elzeviro.eu

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