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L’Inter prende di petto il campionato

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COMMENTO AL CAMPIONATO

Nella domenica che ha visto l’ennesima vittoria risicata della Juve e quella regalata al Napoli da parte di un Parma in versione suicida, l’Inter si è vista raggiungere al 110′ da un rigore concesso per un colpo di petto di D’Ambrosio. Il Milan fa di un sol boccone l’Empoli mentre la Roma ringrazia la buona sorte per i tre punti presi in casa della penultima. Lazio-Udinese rinviata in data da destinarsi. Toro di gran carriera verso l’Europa con la vittoria contro l’Atalanta. Rialza la testa anche la Samp vittoriosa con il Cagliari mentre il Sassuolo si fa raggiungere dalla Spal. Solo un punto a testa tra Genoa e Chievo.

La Var e l’Inter

Mentre le due squadre di testa continuano la loro noiosa scalata al primo e secondo posto, in un caso con grande fortuna, nell’altro a causa del suicidio collettivo del Parma, si rinfiamma la polemica sul Var nel campo di Firenze. Tra l’Inter e i padroni di casa ci sono stati ben cinque interventi del Var con tanto di stiracchiamento inverosimile  della partita che alla fine sarà lunga quasi si fosse giocato ancora un tempo supplementare. Tra goal dati e poi non concessi, altri dati e poi concessi e rigori dati e poi…ridati più che una partita è sembrato un convegno di aggiornamento per analisti del Var.

Alla fine scoppia il caso con il rigore concesso e poi confermato al Var per un colpo al pallone dato con il petto e il braccio da parte di D’Ambrosio e il conseguente rigore realizzato da Veretout con il pareggio in extremis della Fiorentina. Apriti cielo!!! Il povero Abisso, colpevole di essere stato coinvolto dal Var e di aver preso una decisione magari discutibile ma non poi così tanto assurda, è stato messo su una gogna mediatica impietosa. Ora, ci domandiamo noi, alla luce di quanto successo alla Lazio l’anno scorso quando la squadra di Inzaghi venne letteralmente  scippata del suo diritto acquisito sul campo di partecipare alla Champion’s, ci domandiamo cosa sarebbe successo se al posto dei biancocelesti ci fosse stata l”Inter o il Milan o la Roma. E che cosa avrebbe detto la stampa ieri sera se invece del petto di D’Ambrosio si fosse trattato di quello di Radu o di Acerbi.

Il doppiopesismo dei media

E’ evidente che i media ragionano ormai da anni solo e soltanto in base al numero di tifosi e alla potenza economica delle società e siccome la Fiorentina non è tra le prime quattro potenze del calcio nostrano ed è soltanto al settimo posto come tifosi mentre l’Inter, oltre ad essere una delle quattro di cui sopra, è al secondo posto per numero di fans, è chiaro che per avere audience televisiva o vendere più copie del proprio giornale bisogna andare a favorire i soliti noti nobili non ancora decaduti. Perché il Bologna, ad esempio, è solo una nobile decaduta e per questo motivo nessuno si dispera se subisce qualche sgarbo da parte degli arbitri così come nessuno si danna più di tanto se li subisce ad oltranza la Lazio anch’essa nobile declassata a valvassino del nostro campionato.

Il problema con il Var a nostro giudizio è da ricercarsi piuttosto nell’assurda lunghezza delle procedure previste…a volte si deve aspettare il responso per tre o quattro minuti che, moltiplicati per eventuali altri interventi del Var durante la partita, la fanno allungare a dismisura. per non parlare del fatto decisamente assurdo di far ogni volta raffreddare i giocatori in campo per lunghi tratti della partita con tutte le conseguenze dannose per i muscoli e la concentrazione mentale degli stessi. Da aggiungere anche l’ormai consueto e grottesco, chiamiamolo così, pre-abbraccio iniziale e gioioso dei giocatori e del pubblico in caso di goal che poi, spesso e volentieri, viene umiliato e stroncato dopo alcuni minuti dal Var.

Questo. signori, non è più calcio ma al limite un gioco di società a tavolino. Se al calcio togliete la magia del goal segnato che scaturisce dal nulla e dell’adrenalina dell’attimo che fugge sostituendolo con l’ “aspetta che andiamo a vedere al Var“, finisce tutto e diventa al limite una copia del Subbuteo o al più un gioco da tavolino. A noi questo calcio non piace più e non lo consideriamo più tale. La Var dovrebbe rispondere alle esigenze del dubbio in tempo reale, quasi automatico così come la rete non rete perché la palla ha passato o no la linea di porta. Andare oltre spalmando minuti e minuti di snervante attesa e aumentando ancora di più le polemiche  invece di smorzarle vuol dire smettere di giocare a calcio…vedete un po’ voi.

Roma e Juve

Tornando al calcio giocato…tra un  intervento e l’altro del Var, la Roma, dal canto suo, esce, così come la Juve, vittoriosa da un campo dove per lo meno avrebbe meritato il pari e stop. Ma il calcio si sa, non è sempre giusto così come non lo è la vita. Come è ingiusto che la partita Lazio-Udinese non si sappia ancora quando recuperarla…chissà forse al Natale del prossimo anno con effetto però non retroattivo…giusto per onorare il calcio e dare punti a quel… punto puramente virtuali. Meglio così…almeno la Lazio si risparmierebbe l’ennesima delusione in casa…oltre agli ennesimi infortuni in barba a benedizioni, preghiere e ceri accesi a San Luigi Scrosoppi protettore e patrono del calcio nostrano.

Il Milan continua a sfruttare la vena realizzativa e la mira del “pistolero” polacco…giusto un allenamento in vista della semifinale di coppa di martedì. Sarebbe curioso capire come mai il Milan ha potuto giocare mentre la Lazio ancora non sa di che…morte deve morire. E tutto questo perché a qualcuno è venuto in mente di utilizzare l’Olimpico per ospitare le…roboanti vittorie della nazionale di Rugby..tanto roboanti da farci fin togliere il gusto di assistervi proprio per la…scontatezza del risultato. A proposito quando a qualcuno verrà la pietosa idea di farci definitivamente uscire dal Sei Nazioni per farci riassaporare la nostra rassicurante dimensione provinciale-amatoriale?!

Bagarre per l’Europa

Il Toro si infiamma e appaia proprio la Lazio in classifica vincendo e convincendo con l’Atalanta in casa…non ci si stupisca di questo: la squadra granata tecnicamente ha giocatori di nome e di riguardo oltre ad un tecnico che sa il fatto suo….e questo senza l’ausilio di santi protettori. La Sampdoria non ha santi in paradiso ma sa giocare a calcio e con la Fiorentina ora e a meno due dal Toro. Passando alla zona di mezzo il Sassuolo si prende un punto in casa con la Spal squadra non eccelsa ma comunque ostica e scorbutica soprattutto quando si tratta di recuperare i punti persi.  Un punticino a testa tra Genoa e Chievo con qualche vantaggio in più per i grifoni ormai fuori dalla zona rossa.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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