Un personaggio come Nelson Mandela e la sua vita non potevano di certo “sfuggire” al mondo della celluloide che ha al primo presidente nero sudafricano ha dedicato più film. Come non pensare, per esempio, a “Invictus” di Clint Eastwood del 2009 in cui un somigliante Morgan Freeman recitava la parte dell’uomo che ha sconfitto l’apartheid. “Invictus” (letteralmente invincibile) è il titolo di una poesia particolarmente amata da Mandela scritta da William Henley nell’Ottocento. Nel 2007, “Il colore della liberta” di Bille August raccontava i 27 anni di carcere. Allora i panni di Madiba erano indossati dall’attore Dennis Haysbert.
Ma non è stato solo il nuovo millennio a rendere omaggio a Mandela: nel 1966 il regista tedesco Jurgen Gosslar aveva girato la fiction televisiva “Il processo di Rivonia” in cui il ruolo di protagonista era affidato a Simon Sabela. La serie, interrotta durante gli anni di detenzione, ebbe un grande ritorno negli anni Ottanta. Continuando con le serie tv, nel 1981, John Morgan ha diretto “Prisoners of conscience” e nel 1988 Danny Glover ha interpretato il ruolo del prigioniero politico in “Mandela”. Il 1997 è stata la volta di “Mandela e De Klerk”. In quell’occasione il carismatico leader era interpretato da Sidney Poitier. Impossibile non citare il piccolo cameo che ha segnato il rapporto tra Mandela e il cinema: “Malcolm X” di Spike Lee, nel quale il presidente recitava nel ruolo di se stesso.