Home / Affari di Palazzo / Politica interna / Siamo nelle vostre strade!

Siamo nelle vostre strade!

Condividi quest'articolo su -->

Siamo nelle vostre strade. Siamo dovunque. Stiamo localizzando gli obiettivi in attesa dell’ora x” (Fonte ANSA). Questo è il messaggio che per diversi giorni è andato in rete scritto su alcuni fogli immortalati con sullo sfondo vari obiettivi sensibili come il Colosseo, il Duomo e la stazione di Milano.  Gli autori, un Tunisino e un Pakistano con tanto di documenti di soggiorno regolari e residenti da anni in Italia, sono stati arrestati in un’operazione di polizia condotta dalle forze della Digos e della Polizia Postale nella zona di Brescia.

I due avevano da tempo creato su Twitter un sito dal nome inquetante: “Islamic state in Rom” (Fonte ANSA). Su questo sito si sono concentrate le indagini delle forze investigative che sono riuscite a identificare e arrestare i due uomini con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico. I due parlavano tra di loro in Italiano visto che le loro lingue di appartenenza sono diverse. La domanda che a questo punto sorge  abbastanza spontanea riguarda l’eventuale forza o ente che li finanziava, li reclutava e li coordinava. 

Il Ministro degli Interni Angelino Alfano ha detto che il sistema di controllo vigente sul territorio si è dimostrato efficiente. Ma questo ovviamente non ci può tranquillizzare dal tutto perché per un caso scoperto ci domandiamo quanti altri ce ne siano sparsi e mimetizzati sul territorio e in grado di colpire in ogni momento. La sensazione è che qui non siamo in presenza di fatti isolati di qualche megalomane in cerca di notorietà personale ma di una precisa rete che forse è organizzata da qualcuno che ne tira le fila da fuori.

Il fatto è che quella frase inquietante pronunciata in modo così spavaldo ha tutta l’aria di essere un preciso avvertimento di qualche cosa che potrebbe accadere da un momento all’altro. Una minaccia sotto la quale potrebbe a questo punto nascondersi, vista anche la presenza massiccia di comunità islamiche nel nostro paese, un’organizzazione complessa e sempre più radicata sul territorio e in questo contesto il nome minaccioso dell’ISIS continua a turbare i sonni degli Italiani. 

Queste oscure minacce hanno d’altronde tutta l’aria di essere soltanto la punta di un gigantesco iceberg ancora sommerso ma in grado di venire  in superficie da un momento all’altro. Per quanto le nostre forze dell’ordine siano organizzate e in grado di muoversi con lodevole efficienza, la sensazione è che il concetto di sicurezza assoluta in Italia non esista più da tempo e che forse stiamo camminando sopra una gigantesca “bomba” che potrebbe disinnescarsi ed esplodere da un momento all’altro. Più che nelle mani degli uomini a questo punto possiamo dire di essere soprattutto in quelle di Dio.

Condividi quest'articolo su -->

Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

Cerca ancora

La furia cieca e lo stridor di denti della sinistra sconfitta

Dopo il successo clamoroso di “Fratelli d’Italia” si scatena nel paese la furia scomposta di …