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Caro Matteo S., anche alcuni ebrei utilizzano la religione in modo violento

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Il Segretario della Lega Nord, l'”omino dell’audience” come molti già lo definiscono, è stato ospite ieri sera della trasmissione “Che tempo che fa“. Salvini ha avuto il coraggio di varcare la porta del feudo più rosso della televisione, anche se l’evidente imbarazzo di Fazio farebbe intendere che l'”invito” non sia stato poi così volontario.

La chiacchierata si è svolta senza sollevare i toni, come di consueto nelle interviste di Fazio, e ha coperto numerosi temi dalla politica interna a quella internazionale, passando ovviamente per i fatti di Parigi. E’ proprio qua che il segretario del Carroccio casca male, senza per altro che Fazio lo riprenda, dicendo che “l’islam interpretato in maniera fanatica è un problema, l’islam non è una religione come le altre, non è l’ebraismo…“.

Il buon Matteo, che ormai conosciamo a 360 gradi grazie anche alla copertina di Oggi, mostra alcune elementari lacune in fatto di storia delle religioni. Non dovremmo essere noi a ricordare a Salvini che il sionismo, ovvero l'”interpretazione fanatica“, per dirla come lui, dell’ebraismo, ha fatto e continua a fare tante vittime quante l’islam, se non di più.

Il sionismo persegue per il popolo ebraico una patria in Palestina pubblicamente riconosciuta e legalmente garantita“, così si chiudeva il Congresso dell’Organizzazione Sionista nel 1897, aprendo a quella che sarebbe diventata poi l’occupazione indiscriminata di territori già appartenenti agli arabi. Le rivendicazioni sioniste non hanno fonte di legittimità nel diritto, ma solo nella Torah, il libro sacro del popolo ebraico. Dalla sua fondazione fino ad oggi, escludendo qualche lodevole eccezione, lo Stato di Israele ha cercato di accrescere il suo territorio a discapito delle popolazioni locali in nome della religione.

Ricordiamo all’on.Salvini la guerra del 1948, la guerra contro l’Egitto del 1956, la guerra dei sei giorni del 1967, la guerra del Kippur del 1973, fino ad arriva alle offensive israeliane di quest’estate sulla striscia di Gaza. Secondo l’Onu l’80% delle vittime di quest’ultima incursione erano civili, di cui più di 250 bambini.

Lo Stato di Israele è fondato su un valore e questo valore è il mantenimento del potere ebraico violento su tutta la terra di Israele e sull’altro popolo che vive in questa terra“, così si espresse il filosofo ebreo Leibowitz, non lasciando dubbi sulla volontà bellica dello Stato israeliano.

Non c’è islam fanatico che tenga di fronte all’utilizzo di un messaggio religioso per fini politici e espansionistici, come ha fatto Israele. On. Salvini, c’è dunque differenza tra l’interpretazione fanatica della Torah e del Corano?

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Di Redazione Elzeviro.eu

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